Dal piatto alla mente: come l’alimentazione incide sulla salute mentale
Sapete che tra ciò che mangiamo e la nostra salute mentale c’è un legame molto stretto?
Studi scientifici hanno confermato che l’alimentazione gioca un ruolo cruciale per la salute mentale: la dieta e la nutrizione hanno infatti una notevole importanza sia per la salute fisica che per quella del nostro cervello. Negli ultimi anni sono stati stabiliti, infatti, collegamenti significativi tra la qualità degli alimenti e la salute mentale: è infatti provato che le prescrizioni basate sui nutrienti possano fornire anche un aiuto nella gestione dei disturbi mentali.
Sono state dimostrate associazioni tra sane abitudini alimentari e una prevalenza nella riduzione del rischio per la depressione e le tendenze suicidarie tra diverse culture e gruppi di età.
Anche l’alimentazione in gravidanza e nelle prime fasi di vita sta emergendo come fattore importante per la salute mentale nei bambini, mentre gravi carenze di alcuni nutrienti fondamentali durante periodi essenziali per lo sviluppo risultano implicati nell’emergere di disturbi sia depressivi che psicotici. Tra i nutrienti che hanno un collegamento con il benessere a livello cerebrale troviamo: gli acidi grassi omega 3, le vitamine del gruppo B (in particolare la vitamina B 12 e l’acido folico), e poi colina, ferro, zinco, magnesio, S-adenosyl methiconine (SAMe), vitamina D e amminoacidi.
Questi nutrienti devono essere assunti attraverso la dieta, ma anche come supplementi nutrizionali come parte del “pacchetto di trattamento” per gestire la malattia mentale, sempre in stretta collaborazione con un bravo psicoterapeuta.
Inoltre, alcuni studi suggeriscono una possibile correlazione tra una dieta ricca di grassi, carni e cibi trasformati e il rischio di sviluppare sintomi ansiosi e depressivi, mentre dimostrano una riduzione del rischio correlata ad una dieta mediterranea ricca di frutta e verdura, ad alto contenuto di grassi insaturi, come quelli contenuti nel pesce e nelle noci e povera di alimenti trasformati.
Il benessere mentale inizia dunque a tavola, dove troviamo alcuni nutrienti essenziali importanti per la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. L’alimentazione, inoltre, può influire sulla salute dell’intestino, che è, come sappiamo, strettamente legato al cervello, attraverso il nervo vago. Uno squilibrio nel microbiota intestinale può infatti contribuire allo sviluppo di disturbi mentali come ansia e depressione.
Un altro elemento da considerare è che una dieta ricca di zuccheri semplici e grassi saturi può aumentare l’infiammazione sistemica che è stata anch’essa associata a disturbi mentali come la depressione, al contrario un’alimentazione ricca di antiossidanti e acidi grassi omega 3 può ridurre lo stato infiammatorio e migliorare la salute anche della nostra mente.
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