Dieta Mima-Digiuno e sclerosi multipla

Dieta mima digiuno e sclerosi multipla

La sclerosi multipla (SM), o sclerosi a placche, è una malattia cronica sistemica del sistema nervoso su base autoimmune: comporta una progressiva perdita della mielina e, in seguito, danni neuronali e disabilità.

La malattia è caratterizzata da processi infiammatori perivascolari a livello della barriera ematoencefalica e colpisce i soggetti predisposti in età giovane e, maggiormente, il sesso femminile.

Dieta Mima Digiuno (FDM – Fast Mimicking Diet) come approccio dietetico nella sclerosi multipla

È stato effettuato uno studio randomizzato su topi affetti da encefalomielite autoimmune: sono stati sottoposti a tre cicli di FDM con una durata di 3 giorni, a intervalli di una settimana. Alla fine dello studio, hanno dimostrato miglioramenti evidenti dei sintomi misurati attribuendo un punteggio di severità minore o la regressione totale nel 21% dei casi.

Visti i risultati ottenuti, è stato condotto uno studio pilota su 60 pazienti affetti da sclerosi multipla: i soggetti sono stati divisi in gruppi di 20 persone ciascuno: il primo ha seguito la FDM per 7 giorni e, in seguito, una dieta mediterranea per 6 mesi; il secondo una dieta chetogenica per 6 mesi; il terzo una dieta ipocalorica standard di controllo per 6 mesi.

I soggetti che hanno seguito la dieta Mima Digiuno hanno mostrato miglioramenti significativi in 3 mesi.

I risultati sono stati misurati con un questionario di qualità di vita (HRQOL) ed una lieve riduzione della scala EDSS che viene utilizzata per valutare la progressione della sclerosi multipla.

La FDM, rispetto ad una dieta ipocalorica tradizionale, prevede una netta riduzione dell’apporto proteico con lo scopo di inibire la sintesi di IGF-1 (insuline-like growth factor) ovvero l’ormone della crescita simile all’insulina. Il meccanismo di tale azione consiste in: produzione endogena di glucocorticoidi, aumento delle cellule Treg, inibizione dell’azione delle cellule T e della loro apotosi.

Inoltre, nelle zone lesionate, riduce l’infiltrazione di cellule T autoimmuni promuovendo la rigenerazione degli oligodentroicti a partire dai loro precursori, in grado di riparare la mielina danneggiata.

La dieta mima digiuno deve essere sempre applicata sotto stretta supervisione di un nutrizionista o di un medico.