Il colon irritabile è un disturbo abbastanza comune che colpisce, maggiormente, le donne rispetto agli uomini.
Il suo approccio richiede competenza da parte degli operatori sanitari che devono effettuare esami specifici per la valutazione dello stato nutrizionale del paziente ed applicare, correttamente, il protocollo FODMAP, l’unico riconosciuto dalla comunità scientifica per la cura dell’IBS.
I pazienti con malattie cronico-infiammatorio intestinali, vengono sottoposti ad una serie di esami per escludere, o confermare, carenze dovute al malassorbimento di nutrienti importanti per il mantenimento dello stato di salute.
I pazienti vengono monitorati, accuratamente, durante tutto il periodo dell’applicazione del protocollo FODMAP con controlli periodici.
Vengono, inoltre, effettuate analisi specifiche sul microbioma intestinale per verificare se la sua composizione è bilanciata: il dismicromismo intestinale può portare a produzione di citochine ed allo sviluppo di infiammazione cronica.
Un dismicrobismo non curato può portare cisti, dermatiti, cefalee, allergie e malattie cronico infiammatorie.
Il microbiota è costituito da almeno 500 specie di microorganismi e, per il benessere generale dell’organismo, è fondamentale la presenza di una corretta flora batterica eubiotica, in giusto rapporto con i batteri saprofiti.
Le analisi vengono effettuate tramite raccolta di feci ed urine.