Blog Dietetico!

Dieta del gruppo sanguigno – la grande bufala

dieta_gruppo_sanguigno

Un nostro lettore ci ha rivolto una domanda sulla dieta del gruppo sanguigno… andiamo quindi a rispondergli passo per passo in modo da screditare, una volta per tutte, questo falso mito.

Dovete sapere che ci sono un sacco di teorie sul discorso alimentazione e tutte promettono risultati rapidi e senza sforzi. Una che sicuramente avrete già sentito è quella del gruppo sanguigno… Talmente bufala che, secondo l’università di Harvard, se fosse vera questa teoria… La razza umana sarebbe già scomparsa!
Ma cosa sostiene questa teoria? Che le nostre esigenze nutrizionali dipendono dal nostro gruppo sanguigno ma questo è totalmente sbagliato… Vi faccio un esempio che servirà per farvi capire meglio!

Questa teoria dice che le persone con gruppo 0, cioè la maggior parte della popolazione, dovrebbero basare la propria dieta sul consumo di carne e dei suoi derivati, evitando completamente i legumi oltre a limitare il consumo di carboidrati. Mangiare in questo modo causerà sicuramente problemi renali, epatici e provocherà malattie degenerative.
Tornando al gruppo sanguigno, un’altra diceria è quella che i legumi fanno molto male al nostro organismo perché contengono sostanze chiamate lectine. Questo è in parte vero, perché le pectine possono causare reazioni allergiche molto forti e danni ai tessuti muscolari però, mettendo in ammollo i legumi, vengono distrutte i 2/3 delle lectine mentre la parte rimanente viene distrutta definitivamente con la cottura. Ecco perché quando compriamo piselli, mais o altri legumi confezionati li troviamo sempre in un liquido 😉

Se tutte queste teorie fossero vere… Ci saremmo estinti parecchi anni fa 🙂

Cibi afrodisiaci, eros e desiderio sessuale. Scopriamone di piu

passione

Per tante persone il cibo viene considerato eros e può regalare grandissime soddisfazioni!

Ci sono alimenti che possono migliorare il desiderio sessuale! Questi si chiamano afrodisiaci, un nome che deriva dalla dea Greca dell’amore “Afrodite”. La loro particolarità è che sono in grado di aumentare il livello di testosterone, l’ormone responsabile del nostro appetito sessuale.

Secondo varie ricerche, gli alimenti che aumentano la libido sono:

– Anice (per Greci e Romani aveva speciali poteri sessuali)

– Mandorle (nel corso dei secoli sono state simbolo di fertilità e stimolanti del piacere femminile)

– Asparagi (pare rientrino fra i cibi afrodisiaci per la forma fallica)

– Basilico (stimola il desiderio sessuale, aumenta la fertilità e dona un senso di benessere nel corpo e nella mente).

– Peperoncino (contiene capsaicina, una sostanza chimica che stimola le terminazioni nervose e aumenta l’impulso)

Altri alimenti, famosi per i loro poteri afrodisiaci sono cioccolato ed ostriche; il cioccolato contiene feniletilamina, uno stimolante che da un senso di benessere e di eccitazione. I ricercatori ritengono che il cioccolato contenga sostanze chimiche che influiscono sui neurotrasmettitori nel cervello tra cui la teobromina, una sostanza collegata alla caffeina. Ci sono più antiossidanti nel cioccolato che nel vino rosso. La combinazione dei due può essere il segreto della passione!
Le ostriche sono considerate cibo afrodisiaco fin dai tempi di Afrodite, in epoca Greca. Sono una ricca fonte di zinco, un minerale necessario per la produzione di testosterone.

L’alcool, invece, è in grado di limitare o di annullare il controllo abituale del Super-io (che controlla a sua volta il comportamento) ma, se assunto in eccesso, oltre a sollecitare le promesse cerebrali, ostacola la realizzazione delle fantasie amorose.

Ma esiste veramente un rapporto tra tavola e letto? Gli alimenti possono avere proprietà afrodisiache?

Secondo la scienza medica esiste soltanto un rapporto indiretto fra il cibo ed il desiderio sessuale. L’effetto sarebbe legato più alle modalità in cui la ciena viene consumata quindi atmosfera, intimità, ecc. che non al processo chimico che avviene nel nostro organismo. Aragoste, crostacei, tartufi, spezie e tutta una serie di cibi proposti dalla tradizione popolare come alimenti afrodisiaci sembrano non avere nessun potere afrodisiaco secondo la scienza.

Resta il fatto che una cena ben servita, a base di ingredienti afrodisiaci, rappresenta un aiuto innegabile allo sviluppo della sessualità e dell’ardore sessuale!

Per questo, tra qualche giorno, troverete on line anche un bel menù di San Valentino, studiato appositamente per stupire e sedurre il vostro compagno / la vostra compagna!

La giusta dieta per combattere le malattie di stagione

malattie

Con il passare degli anni l’incidenza delle malattie è cambiata davvero molto. Oggi infatti ci raffreddiamo molto di più di quanto non avvenisse in passato e questo vale sia per noi adulti che per i nostri bambini.
Il raffreddore e con esso il mal di gola e il mal di orecchie sono tra i malanni di stagione più diffusi a cui siamo sempre meno immuni anche a causa dei germi sempre maggiori presenti sia negli ambienti di lavoro che negli ambienti di studio, a causa dell’inquinamento e della sempre maggiore umidità presente nell’aria.
Molte persone affermano che ormai la situazione è questa e che dobbiamo accettarla per quello che è ma è vero anche che una corretta alimentazione può davvero aiutarci a prevenire questi malanni stagionali rendono per noi l’inverno un periodo molto più semplice da superare.

La prima cosa che dobbiamo assolutamente prendere in considerazione per il nostro benessere è il raggiungimento del giusto livello di proteine nella nostra alimentazione. Nella nostra società contemporanea si tende ad immettere purtroppo un livello esagerato di proteine sia nella dieta delle persone adulte che nella dieta dei bambini, un livello che non può essere considerato salutare e che comporta lo sviluppo di un organismo solo apparentemente robusto ma in realtà davvero molto fragile.
Le forze metaboliche dell’organismo e la sua capacità di reagire agli attacchi sono davvero molto bassi a causa di questa alimentazione e proprio per questo motivo coloro che hanno una dieta iperproteica rischiano di ammalarsi molto spesso.
È quindi davvero molto importante ridurre l’apporto proteico sia nella nostra alimentazione che nell’alimentazione dei bambini e cercare di avere una dieta molto più varia ed equilibrata in cui facciano la loro comparsa tutti gli alimenti. Verdure, frutta, pesce e carboidrati devono quindi essere presenti anche nella dieta autunnale e nella dieta invernale, alimenti che meritano di essere arricchiti con molte spezie e molte erbe aromatiche che sono dei veri toccasana per la salute perché aiutano l’organismo a digerire meglio e più in fretta rendendolo così molto più forte e pronto a contrastare ogni attacco.

Mangia le more e scoprine tutti i benefici!

more

Le more sono dei frutti con antiossidanti potentissimi e numerose proprietà curative! La scienza della nutrizione, dopo tante ricerche, ha concluso che la prevenzione dei tumori inizia attraverso la nostra alimentazione. Uno studio condotto nell’Ohio e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research del Gennaio 2009 ha confermato l’attività antitumorale delle antocianine e dei flavonoidi (sostanze che inibiscono la crescita delle cellule tumorali e che sono presenti in grande quantità nelle more!).

Questo frutto è ricco di betacarotene e di vitamina C ed E, ideali per persone che soffrono di reumatismi e infiammazioni alle articolazioni visto che aiutano l’organismo a smaltire l’acido urico che vi si risagna. Inoltre, le more aiutano anche a rendere più regolare il ciclo mestruale.
Le more sono dei frutti antiossidanti potentissimi con numerose proprietà curative! La scienza della nutrizione dopo tante ricerche ha concluso al fatto che la prevenzione dei tumori inizia con la nostra alimentazione. Uno studio condotto nell’Ohio e pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research del Gennaio 2009, ha confermato l’attività antitumorale delle antocianine e dei flavonoidi (sostanze che inibiscono la crescita delle cellule tumorali), sostanze che si trovano ad un quantità molto elevata nelle more. Sono ricche di betacarotene e di vitamine C ed E, ideali per le persone che soffrono di reumatismi e infiammazioni alle articolazioni poiché danno una mano all’organismo a smaltire l’acido urico che vi ristagna. Inoltre Le more aiutano anche a rendere più regolare il ciclo mestruale.

In generale non dobbiamo dimenticare che le more, come tutti i frutti di bosco, aiutano a combattere l’invecchiamento grazie all’alto contenuto di antiossidanti che ci proteggono contro i danni dei radicali liberi mantenendo le cellule dell’epidermide giovani e sane. Questa è stata una delle conclusioni a cui sono arrivati i ricercatori dell’istituto Agrario di San Michele all’Adige che hanno collaborato al progetto InterBerry.

Le more sono molto importanti per le donne in gravidanza perchè ricche di acido folico, una vitamina di importanza vitale per il periodo della gravidanza perchè è responsabile dello sviluppo del feto e una sua eventuale carenza potrebbe mettere a rischio l’esito di una gravidanza. Inoltre regola i livelli di omocisteina (alti livelli possono causare danni letali sia alla mamma che al feto come la preclampsia-eclampsia).

Per tutti questi motivi vi consiglio di mangiare more ed in generale frutti di bosco ogni giorno in modo da diminuire al massimo il rischio di cancro ed invecchiamento precoce dell’epidermide… e poi… sono buonissime! Come fare a resistere?

more2

 

Tofu al papavero – ricetta sana ed equilibrata

tofu

Tofu al papavero.

Ingredienti (per una persona):
Mezzo panetto di tofu
1/2 tazzina di farina circa
1/2 tazzina di semi di papavero circa
1/2 tazzina di panna vegetale
1 pizzico di curcuma o curry o zafferano
1 indivia belga
Olio
Aceto balsamico bianco
Sale

Procedimento:

Mettete in 3 terrine separate la farina, i semi di papavero e nell’ultima la panna (io ho usato quella da cucina, d’avena) con un pizzico di curcuma, o curry o zafferano che dona una colorazione tipo uovo.
Tagliate il panetto di tofu a fette abbastanza spesse e salatele. Passate poi ogni fetta nella farina, picchiettatela sul bordo della terrina per togliere la farina in eccesso, immergete il tofu nella panna, e successivamente intingetelo nei semi di papavero.
Una volta fatto questo procedimento con tutte le fette fatele rosolare in olio o margarina per circa 4 min/lato, a fuoco medio. Dovranno essere dorate.
Nel frattempo lavate l’indivia belga, tagliarla e conditela con olio, aceto balsamico e sale.

Commento nutrizionale:

Un antipasto con poche calorie, depurativo e tonico grazie all’indivia belga ma anche ricco di grassi essenziali come Omega 3 e Omega 6 derivanti dai semi di papavero che hanno un effetto sedativo e calmante per il sistema nervoso. Questo antipasto è ricco di gusto e di proteine ad alto valore biologico, che derivano dal tofu, ma anche di vitamine e di minerali grazie ai semi di papavero e all’alto valore nutrizionale di tofu.

Buon appetito!

Come cucinare le verdure mantenendo le proprieta nutritive?

cucinare_al_vapore

Le verdure a foglia sono una delle poche tipologie di verdure che è preferibile consumare calde.
Il calore infatti ci permette di raggiungere ed assimilare tutte le proprietà nutritive. Molte persone credono quindi che per consumare al meglio le verdure a foglia sia necessario bollirle. Niente di più sbagliato in realtà perché bollendole si rischia di disperdere tutti i preziosi sali minerali in esse presenti.

Che fare?

Il modo migliore per consumare le verdure a foglia calde è di cuocerle quindi al vapore oppure al microonde. Queste due tipologie di cottura ci permettono di cuocere le verdure utilizzando pochissima acqua. Tutti gli elementi nutritivi presenti nelle verdure a foglia rimangono quindi inalterati e noi possiamo godere appieno della salute e del benessere che sono in grado di donarci.
Sappiamo benissimo che sia la cottura al microonde che quella al vapore sono davvero molto semplici, probabilmente tutte voi sapete benissimo quello che dovete fare per cuocere le verdure alla perfezione. Spesso però sono proprio le cose più semplici a risultare ostiche per molte persone ed ecco allora qualche piccola indicazione per tutti coloro che si avvicinano a questo genere di cottura per la prima volta.
Il modo migliore per cuocere le verdure a foglia nel forno a microonde è utilizzare un contenitore con coperchio al cui interno andrete a mettere le verdure con pochissima acqua. In circa quattro minuti le vostre verdure sono pronte e grazie alla cottura al microonde il loro sapore risulterà ancora più intenso. Attenzione però, prima di consumarle lasciatele riposare ancora per qualche minuto.
Per la cottura al vapore potete utilizzare le apposite pentole a vapore con cestelli sovrapponibili o i cestelli in bambù di origine cinese. In alternativa potete anche ovviamente posizionare una scodella in una pentola con un po’ d’acqua facendo in modo però che la scodella non tocchi il fondo della pentola. Sia la padella che la scodella devono ovviamente essere ben tappate con un coperchio. C’è un’unica cosa a cui dovete prestare attenzione in questa cottura, dovete fare in modo che l’acqua presente non evapori mai del tutto.

Seguite i nostri consigli e scegliete una di queste due cotture per le verdure a foglie, vedrete che non ve ne pentirete.

La cannella – aumenta il metabolismo e aiuta a dimagrire!

cannella

La cannella è una spezia profumata con delle ottime proprietà antisettiche, in grado di combattere ed eliminare funghi, virus e batteri.

E’ un potente antiossidante nautrale e stimola la circolazione sanguigna oltre a contribuire nella guerra contro il colesterolo. Famosa anche per le proprietà antibatteriche (pensate che nell’Antico Egitto veniva utilizzata per l’imbalsamazione dei defunti), stimolanti, digestive e dimagranti!

Alcuni ricercatori hanno scoperto che mangiare un cucchiaino di cannella, aggiungendolo al cibo, può aumentare la velocità del metabolismo di 20 volte, rendendo le cellule di grasso più reattive all’insulina. Si può quindi cospargere di cannella la frutta, i toast integrali o una ciotola di farina d’avena ma è anche gustosa nel caffè e nello yogurt… insomma… spazio alla fantasia!

Proprio per le sue incredibili proprietà è una delle spezie più studiate. I ricercatori hanno dimostrato che l’estratto di cannella può inibire lo sviluppo della malattia di Alzheimer!

Questa spezia è ideale per chi è a dieta perchè riduce la fame nervosa ma funziona ancoe come un ottimo digestivo in grado di favorire la scissione dei grassi. Vi propongo di preparare una tisana alla cannella per una buona salute ma anche per un aiuto nella lotta del sovrappeso! Prendete un cucchiaiono da the di polvere di cannella ed immergetelo in una tazza di acqua bollente per 10/12 minuti circa. Filtrate e bevete dopo i pasti… vedrete che risultati!

Dieta tisanoreica – chetogenica – protidiet e simili. Spiegazione medica

dieta_tisanoreica_chetogenica

Le diete chetogeniche tra cui Tisanoreica, proteidiet, proti plus etc.. promettono un dimagrimento rapido e veloce ma in realtà sono una pericolosa trappola di marketing!

Tutte sono basicamente uguali e si basano sullo stesso principio: la produzione di molecole chiamate corpi chetonici. Tutte queste diete promettono una rapida perdita di peso vendendo alla gente preparati iperproteici o bustine con beveroni o pappe già pronte, sia in polvere che liquide. Nella prima fase si escludono tutti i carboidrati e gli zuccheri e si assumono solamente preparati iperproteici a basso contenuto di grassi, accompagnati da verdura o carne.

Perchè convincono la gente ad assumere questa alimentazione?

Perchè puntano alla produzione di corpi chetonici che causano una rapida perdita di peso. Normalmente, queste sostanze vengono prodotte dal nostro organismo solo ed esclusivamente in caso di emergenza per poter sopravvivere a lunghi periodi senza risorse di cibo, bruciando cosi le riserve energetiche immagazzinate nell’organismo. La natura ha costruito il nostro corpo in modo che la produzione dei corpi chetonici avvenga solo in casi estremi anche perchè sono tossine molto nocive e danneggiano le cellule dell’encefalo.

Nel caso in cui l’intossicazione da corpi chetonici sia molto alta, l’organismo può cadere in coma.

Grazie ai corpi chetonici le persone si sentono molto deboli (per questo nessuna delle diete di questo tipo consente di praticare attività fisica intensa) e provocano alitosi. Questo deriva dalla mancanza di carboidrati. Oltre a questo si aggiungono anche problemi di costipazione in quanto le diete sono prive di fibre e l’eccesso di proteine diventa difficile da metabolizzare per il nostro organismo appesantendo cosi il lavoro dei reni.

I preparati.

I preparati di queste diete sono privi di vitamine creando carenza e lasciando l’organismo esposto ai radicali liberi, sostanze responsabili dell’insorgenza di cancro e malattie degenerative. Non riempiono lo stomaco sia a causa dell’assenza di masticazione (nel caso dei liquidi) sia a causa del poco volume occupato nello stomaco (creme, beveroni, ecc). e possono condurci ad una abitudine alimentare asociale.

Con i sostitutivi del pasto, è facile cadere nell’errore di cibarsi solo con questi cibi sintetici e calibrati, eliminando tutti gli altri alimenti: un corportamento pericoloso che trascura inoltre l’aspetto sociale del mangiare. Lo studio “High calcium diet study” ha dimostrato che le diete iperproteiche nelle donne aumentano gli escrementi di calcio indebolendo la massa ossea.

I risultati.

Praticamente non ci sono risultati! Queseto perchè quando una dieta perla di risultati si riferisce alla perdita di peso conseguita senza creare disagi e problemi di salute ma anche mantenuta abituando l’individuo ad un nuovo stile di vita e ad un modo sano di mangiare. Il nostro corpo ha una grande memoria e conta tanto sulle sue abitudini quotidiane. Se queste vengono cambiate in un modo sano, il nostro corpo continuerà a seguire una strada giusta e sana, invece quello che succede con queste diete è che l’individuo, una volta terminato il suo percorso dietetico, non vede l’ora di tornare alle sue vecchie abitudini alimentari reintroducendo tutte le privazioni a cui è stato sottoposto quindi le possibilità sono due:

– Si riprendono subito tutti i kg persi e anche di più, causando un grande stress per il nostro corpo

– Si ricade nella tentazione di seguire nuovamente la dieta spendendo svariati soldi per acquistare i preparati facendo arricchire chi li ha inventati.

Nulla può essere paragonabile al cibo normale e a tutto ciò che deriva dalla natura! La perdita di peso è una questione seria, per questo non ci dobbiamo fidare del cibo sintetito e mettere in pericolo sia la nostra salute corporea che quella psichica. Una soluzione c’è sempre sia per chi ha un metabolismo normale e quindi reagisce bene a un regime alimentare dietetico sia a chi ha un metabolismo lento ed essendo deluso ricorre alle soluzioni peggiori. Per queste persone la soluzione si chiama esame endocrinologico e controllo alimentare.

Meditate su queste righe… vale la pena rischiare grosso per perdere peso in un modo anomalo e poco sano? Non sarebbe meglio una buona dieta e un pò di attività fisica?

La dieta puo portare a crisi di astinenza?

stress_da_dieta
E’ forse il più classico dei propositi di inizio d’anno: dopo le super mangiate natalizie scatta l’ora in cui si torna a pensare alla linea e ci si mette a dieta. Attenzione però: l’intento è lodevole e salutare, ma comporta una certa dose di volontà e di resistenza allo stress. Mettersi a regime, infatti, è un po’ come disintossicarsi da una droga e può scatenare sintomi di astinenza e anche ansia e depressione.
Lo rivela uno studio su cavie animali pubblicato sulla rivista International Journal of Obesity e condotto da Stephanie Fulton dell’Università di Montreal.
Gli esperti sono giunti a queste conclusioni dopo aver analizzato i comportamenti di alcune cavie da laboratorio dopo aver alimentato due gruppi di roditori per sei settimane con due diete distinte, una povera e l’altra ricca di grassi. Quindi, hanno osservato cosa succedeva cambiando il regime alimentare ai due gruppi. E’ emerso che i topi abituati a una dieta in cui i cibi grassi costituivano il 58% del apporto calorico giornaliero complessivo, quando sono stati “messi a dieta” hanno cominciato a manifestare chiari segni di ansia e stress tipici delle “crisi di astinenza”: ad esempio mostravano la tendenza ad evitare gli spazi aperti. Nel loro cervello entrano infatti in azione molecole legate a questo particolare stato, come se andasse in tilt il circuito che genera le sensazioni di gratificazione e piacere. Nei loro organismi è stato anche misurato un aumento degli ormoni dello stress. Questo quadro è anche risultato indipendente dalla condizione di sovrappeso e obesità.
Ciò significa che dire addio a cibi grassi e ghiotti provoca uno “squilibrio psicologico” che è indipendente dalla forma fisica che si ha nel momento di iniziare una dieta, e che rende difficile lottare per la conquista di abitudini alimentari corrette. Del resto, lo sappiamo tutti: mettersi a dieta è una fatica che richiede una certa dose di determinazione. Ma non scoraggiamoci per questo:  si tratta di uno stato temporaneo contro cui si può e si deve combattere.  La soddisfazione di aver fatto un regalo alla nostra salute e alla nostra estetica è un premio che merita qualche sacrificio.

Energia al massimo con i germogli!

germogli

Sono dei veri e propri concentrati di vitamine, sostanze minerali, una risorsa di principi nutritivi subito utilizzabili dal nostro corpo e che non si disperdono tra la “raccolta” e l’effettivo consumo: stiamo parlando dei germogli, energia biologica viva e ingrediente straordinario per un’alimentazione sana e bio. Inoltre sono poveri di grassi (ideali quindi anche per chi vuole fare attenzione al contenuto calorico) e gradevoli al palato.

Non solo: si possono anche facilmente autoprodurre in casa (anche senza – il più comodo – germogliatore), scegliendo di volta in volta cosa aggiungere alla dieta familiare. Basta poco: sementi biologiche, acqua e luce. A seconda del tipo di seme, dopo un periodo che può variare dai due ai sette giorni, si potranno portare in tavola freschi e gustosi germogli. Il procedimento è semplice: si mette una manciata di semi in un contenitore basso, pulito, e li si lascia sempre con un filo d’acqua, in modo che siano appena coperti. L’acqua si può cambiare al mattino e alla sera. Piano piano i semini germoglieranno e potranno, dopo una sciacquata (in alcuni casi servirà anche per togliere la parte più fibrosa del seme) essere mangiati: ovviamente meglio se crudi, per non perdere nessuna delle loro proprietà.

Le proprietà di alcuni germogli che si possono far crescere in casa

RAVANELLO
Il suo sapore è pungente, piccante; ricco di potassio; stimola della flora batterica intestinale. Consigliato in casi di inappetenza e fermentazioni intestinali.

GRANO
Dolcemente gradevole, è consigliato soprattutto per i bambini per l’altissimo valore nutritivo.

GIRASOLE
Il gusto dei germogli dipende dal tempo di germinazione: dolce e gradevole, sa di nocciola nei primi due-tre giorni; poi tende a diventare più amaro. Ricco di sali minerale e vitamine . Favorisce lo sviluppo del tono muscolare e ha effetti benefici su ossa e dentazione.

BIETOLA ROSSA
Sa di bietola; i germogli sono ricchi di sali minerali e zuccheri. Favorisce il metabolismo corporeo, indicato contro l’anemia, svolge una valida azione decongestionante ed antinfiammatoria .

ERBA MEDICA
Il sapore è dolce, delicato. Ottima fonte di energia. Contiene vitamine e tutti gli aminoacidi essenziali.

CAVOLO ROSSO
Al palato è saporito; le sue proprietà: rafforza le difese immunitarie, è un potente mineralizzante e ottimo rigeneratore di tessuti. Ha inoltre proprietà diuretiche e disinfettanti intestinali e quindi è indicato in caso di coliche e dissenterie.

Come riprendersi dalle mangiate Natalizie!

Ormai ci siamo, gli alberi sono tutti luccicanti, le case addobbate a festa, il menù già stilato, arrivano le feste di Natale e le relative abbuffate! Come possiamo difenderci e mantenere il nostro peso forma anche durante queste giornate?

Per chi è a dieta sarà molto difficile resistere a tutte le prelibatezze che saranno in tavola e nei giorni successivi ci sentiremo gonfi, pesanti e con tanti rimorsi… ma potete seguire queste semplici regole per sentirvi meglio e salvare la vostra dieta!

– Fate una lunga camminata cosi potete bruciare alcune delle calorie della vostra mangiatona. L’ideale sarebbe andare in palestra e dedicare almeno 45 minuti all’attività cardio ma, durante le feste, chi ha voglia di andare in palestra? La passeggiata rimane la soluzione perfetta!

– Prestate attenzione alla vostra alimentzione alternando pasti e spuntini leggeri.

– Bevete tanta acqua in modo da aiutare il corpo ad eliminare le tossine accumulate

– Scegliete alimenti che aumentino il vostro metabolismo come il thè verde, l’aglio, il peperoncino, i latticini, il vino, il kiwi o dello yogurt e ricordate di fare sempre piccoli pasti ma frequenti!

– Svegliate il vostro corpo bevendo del thè verde. Le catechine che si trovano nel thè aumentano i livelli di ossidazione dei grassi e la termogenesi (il processo in cui il nostro corpo brucia le calorie).

– Evitate il consumo di bibite sia light che normali perchè entrambe provocano cellulite ed aumento di peso!

Seguite questi semplici consigli e potrete godervi qualche mangiata extra! Buon appetito!

Le bibite Light sono veramente light?

Lo sapevate che le bevande light fanno ingrassare ancora di più rispetto a quelle normali??!!

Quanti di voi cercando di mantenere il proprio peso forma o di seguire una dieta non devono assolutamente bere bevande gasate e quindi ripiegano su quelle light perchè “prive di calorie” ? Questo vale anche per chi non ha problemi di sovrappeso dato che le bevande light oltre a farvi aumentare il peso e a rallentarvi il metabolismo, creano anche seri problemi di salute!

Perché aumenta il peso con l’assunzione delle bevande light?

Anche se le bibite light contengono “0” calorie, i dolcificanti artificiali contenuti al loro interno potrebbero far aumentare la fame. Questo succede perchè questi ingredienti non riescono ad essere utilizzati dal nostro organismo come invece avviene con lo zucchero vero e proprio che viene correttamente sintetizzato. Questo pone il nostro cervello in attesa di altro zucchero, alimentando cosi la sensazione di fame. La conseguenza di questo cambiamento è l’introduzione, attraverso la dieta, di ancora più calorie dettate dalla fame. Per questo non avremo un dimagrimento ma, anzi, una tendenza ad aumentare di peso!

Gli effetti sugli organi.

Le bevande light contengono spesso glucosio, fruttosio, caffeina e altri ingredienti simili a livelli altissimi. Questo comporta un abbassamento del livello di potassio nel sangue che genera debolezza muscolare e problemi cardiaci. Inoltre, più vengono consumate queste bevande più il fegato si indebolisce per poter depurare il sangue dopo l’assunzione delle stesse. Oltre a questo, i reni, che filtrano tutti i liquidi, compreso gli acidi delle bevande light, possono essere ostruiti dalla combinazione di varie sostanze che possono generare dei calcoli renali.

Per questo fate molta attenzione quando sceglite bevande gasate light perchè vi faranno ingrassare ugualmente mettendo, inoltre, a rischio la vostra salute!

Il the verde – elisir di lunga e giovane vita!

Bianco, verde, nero: i the (o tè) si chiamano in modo diverso ma, in realtà, sono ricavati dalla stessa pianta, la Camellia Sinensis (la differenza è data solo dal processo di lavorazione a cui vengono sottoposti i germogli, raccolti manualmente dalla pianta quando ha almeno dai 3 ai 5 anni di vita).

Di certo il thè, e in particolare quello verde, si beve bene in tutte le stagioni, sia caldo che freddo e – nota importante – è accertato che fa bene alla salute.

Una ricerca pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition dimostra che berne almeno tre tazze al giorno assicura un invecchiamento sano, agile e senza invalidità (ovviamente insieme ad una dieta corretta ed adeguato esercizio fisico). Un altro studio ha evidenziato come gli estratti di the verde abbiano la capacità di rafforzare i muscoli delle gambe nelle donne anziane.

Ma, senza guardare lontano in ottica di prevenzione, anche nel presente il tè verde ci è d’aiuto: è ricco di polifenoli e catechine, con potere drenante e antiossidante; ha proprietà antiallergiche, antidiarroiche e astringenti (per questo si può dare anche ai bambini in caso di un episodio di diarrea da somministrare a piccoli sorsi con l’aggiunga di zucchero di canna, per rendere il gusto più piacevole al loro palato) e decongestionanti; può prevenire l’insorgenza del diabete, rafforza il sistema immunitario, aiuta a contrastare la formazione delle carie e della placca dentale e migliora l’alitosi. Inoltre la sua azione favorisce il dimagrimento e la regolazione del peso corporeo.

La dose giusta, per gli adulti, per ottenerne gli effetti benefici? Due tazze al giorno. Naturalmente è disponibile anche in versione “bio” ed “ecosolidale”. Per i bambini (al bisogno) meglio scegliere soluzioni deteinate.

Cocktails e diete – cosa possiamo bere?

 

Che i cocktail alcolici non fossero troppo amici della linea lo sapevamo già. Quello che forse non sapevamo è che sorseggiandone uno o due tra una chiacchiera e l’altra con gli amici possiamo arrivare ad assumere una quantità di calorie pari a quella fornita da un lauto pasto.

Proprio così. Indulgere a qualche Mojito di troppo significa ritrovarsi un bel pò di ciccia in più sui fianchi senza provare neppure lontanamente un rassicurante senso di sazietà. Infatti, secondo la classifica dei cocktail più calorici, stilata dalla rivista americana Newsweek, proprio questa apparentemente innocua bevanda a base di succo di lime, zucchero, foglie di menta tritate, rum e acqua tonica, può apportare fino a 242 calorie per porzione.

Bazzecole certamente, soprattutto se paragonate alle 650 calorie di una Piňa Colada (fatta con rum, succo di ananas e crema al cocco, spesso con aggiunta di gelato) e alle scandalose 850 di un Margarita (nonostante il fatto che le anoressiche protagoniste di film e serial americani ne buttino giù a litri lo faccia sembrare una bevanda light!).Mentre il cocktail meno dannoso per la linea, sempre secondo la rivista statunitense, è il Daiquiri alla fragola, preparato con sciroppo di fragola, rum, succo di lime, zucchero e fragole, fornisce “solo” 220 calorie.

Eccovi anche qualche altro esempio basato su 100ml di cocktail, quindi il valore calorico è da moltiplicare almeno per 3, se non per 4 o 5 in alcuni casi.

  • Aperol Spritz – 55 calorie
  • Americano – 60 calorie
  • Bellini – 63 calorie
  • Gin Tonic – 80 calorie
  • Bloody Mary – 95 calorie
  • Negroni – 96 calorie
  • Martini Dry – 97 calorie
  • Mojito – 135 calorie
  • Manhattan – 155 calorie
  • Alexander – 160 calorie
  • Daiquiri – 165 calorie
  • Caipirinha – 169 calorie
  • Margarita – 170 calorie
  • Pina Colada – 175 calorie
  • B52 – 206 calorie
  • White Russian – 240 calorie

Ora sapete come orientarvi durante le vostre serate “pazzerelle” o durante qualche aperitivo!

Una piccola meditazione…

Si dice spesso che un’immagine vale più di mille parole… e allora proviamo a riflettere su questa icona… a voi la scelta!

Nutrigenetica, la dieta del futuro, disponibile in studio!

Nutrigenetica…La dieta del futuro è finalmente disponibile nel nostro studio!
La scienza biologica si unisce con la scienza dell’alimentazione permettendoci di approfondire su ogni singolo individuo studiando le sue caratteristiche genetiche prevedendo e prevenendo così eventuali patologie future che possono essere correlate all’alimentazione. Questo è il nuovo metodo scientifico per elaborare una dieta veramente su”misura” per ogni individuo!

Con questo nuovo metodo possiamo studiare il genotipo di un individuo o di un sottogruppo di popolazione affinchè possano essere usati per la prevenzione e la cura di alcune patologie come un gruppo di circa 50 malattie genetiche umane causate dalla presenza di varianti nei geni che codificano per enzimi coinvolti in specifiche vie metaboliche.

Interazione codice genetico-dieta.

Secondo una ricerca del Nutrition jurnal sono  stati studiati  93 pazienti di una clinica di Atene, persone che avevano cercato ripetutamente di perdere peso senza riuscirci: 43 di essi furono seguiti per diversi mesi da nutrizionisti che prescrivevano diete con il metodo classico, mentre ai  rimanenti 50  furono prescritte indicazioni in base alle loro analisi genetiche . I geni presi in esame dal test in questione erano relativi ad enzimi del metabolismo per i quali erano note associazioni tra specifiche mutazioni geniche  e alcuni stili alimentari, e le informazioni ottenute dal test hanno permesso di elaborare diete personalizzate che hanno dato ottimi risultati.

Inoltre con il test genetico si ha la possibilità di vedere il nostro stato di detossificazione e dello stress ossidativo. Lo sress ossidativo è l’effetto dell’ossidazione dove molecole instabili, come i radicali liberi, causano danneggiamenti cellulari.  Per questo è cosi importante controllare i radicali nel nostro corpo.

I radicali liberi sono molecole particolarmente dannose per la salute delle cellule e compogono il nemico più grande della pelle perchè responsabili del’invecchiamento prematuro  e delle malattie degenerative. Con il test genetico possiamo approfondire e vedere, in particolare, la combinazione delle mutazioni nei geni GST e SOD2 che compromettono l’attività detossificante dell’organismo, determinando l’accumulo di metaboliti tossici e mutageni che possono, nel lungo periodo, aumentare il rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative. Nel caso ci sia un’individuazione genetica di questo tipo è certamente utile consigliare alimentazioni ricche di agenti antiossidanti per potenziare l’attività antiossidante/detossificante.
Gli antiossidanti si trovano in vari alimenti e sono molecole petenti che proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Gli antiossidanti sono la chiave della difesa delle cellule epidermiche e la prevenzione di malattie degenerative che affliggono i paesi sviluppati come le malattie cardiovascolari e il cancro.

Il test genetico.
Con il test genetico possiamo analizzare 50 polimorfismi che sono localizzati su 36 geni che hanno un ruolo importante nei processi di detossificazione, nell’attività antiossidante, nel processo infiammatorio, nella sensibilità all’insulina, nello stato di salute del cuore e delle ossa.

A chi è indicato il test genetico?
Il test genetico è indicato a tutte le persone, anche in buona salute, che sono esposte ai fattori pro-ossidanti come l’incorretto stile di vita, neoplasie, artrite, reumatoide e.c.c. ma anche quelli che sono costretti a seguire determinati trattamenti (chemioterapia, radioterapia, by-pass ecc).

Per concludere, l’obbietivo della nutrigenetica è creare un regine alimentare mirato per ogni individuo al fine di migliorarne la salute e prevenire l’insorgenza delle malattie degenerative che oggi, purtroppo, colpiscono la civiltà occidentale sempre di più.

Insomma, un semplice test per scoprire cosa è radicato in voi, attraverso un test genetico, per poter preparare un piano dietetico perfetto e su stretta misura per voi!

Tisana alla menta, un ottimo toccasana naturale!


La menta è una pianta che favorisce il processo digestivo grazie alla presenza del mentolo, svolgendo un’azione antispasmodica, stimolante e tonificante!

Oltre a questo è una pianta che fa bene a tutto il sistema nervoso in quanto ci da prontezza ed agilità mentale. Inoltre ha ottime proprietà stimolanti per lo stomaco e nei confronti dei disturbi gastrointestinali; il mentolo ha anche una buona azione analgesica e questo la rende utile per tutti i problemi a carico dell’intestino e dello stomaco come dolori addominali, colon irritabile (colite), aerofagia e borbottii. L’infuso di menta viene utilizzato per gargarismi disinfettanti di bocca e gola oltre che per lavaggi decongestionanti del viso utili anche a combattere la pelle grassa.

Quindi se sentirete la necessità di bere qualcosa di digestivo e calmante potete preparare una tisana alla menta per svolgere tale compito!

La tisana alla menta può essere anche un ottimo antidolorifico naturale contro il mal di testa aiutando anche nel decongestionare il fegato, ma anche un ottimo rimedio contro la nausea.

Le persone che soffrono di eccessiva acidità gastrica, gastrite e ulcera, devono però prestare attenzione in quanto stimola una secrezione maggiore di succhi gastrici.

Imparare a realizzare una tisana alla menta non comporta particolari difficoltà.Ovviamente le prime operazioni da fare sono quelle di pulire le foglie di menta e quelle di altre erbe, come ad esempio salvia e dragoncello (che si adattano molto bene ad accompagnare la menta all’interno delle tisane).

Nel momento in cui l’acqua giunge ad ebollizione, versiamo nella teiera le foglie di menta e delle altre erbe, per poi aspettare qualche minuto di infusione. Una volta trascorso tale tempo, è sufficiente provvedere al filtraggio del preparato, magari sfruttando un adeguato colino, per poi versare l’infuso nella tazza.

Per dolcificare la bevanda, molto frequentemente, si usa impiegare qualche cucchiaio di miele o anche di succo di limone.

Disintossica il tuo corpo!

Date un’occhiata a questa immagine che ben spiega le proprietà benefiche di molti nutrienti. Le conoscevate?

Fatene buon uso!

Il couscous, opinioni dietetiche e ricetta!

 

Il couscous è un alimento simbolo per eccellenza della gastronomia nordafricana e, ultimamente, uno degli alimenti preferiti dei vegetariani e non solo!

Lo troverete in tanti ristoranti vegan dove si mangia sano! Ma quali sono gli elementi che rendono il couscous prezioso per la nostra salute? La risposta è che il couscous contiene al suo interno un’alta percentuale di amido e carboidrati, ma è buona anche la presenza di alcune vitamine, come le vitamine del gruppo B, la vitamina A e tanti sali minerali come il potassio, il calcio, il magnesio e il fosforo. I lipidi sono davvero pochi, si tratta del 3% sul totale. Quasi nulla!
Una delle principali proprietà del couscous è il suo elevato apporto di fibre. Questo favorisce il nostro benessere stimolando l’intestino e contribuendo a liberare il corpo dagli elementi pericolosi che possono favorire l’insorgere di tumori.

Il couscous è facilmente digeribile e può far parte di una dieta ipocalorica essendo cotto al vapore e combinato con le verdure o con il pesce!

Couscous vegetariano. (350 Kcal per porzione)

Ingredienti:
80 g di falda di peperone rosso
80g  di rapa (foglie e fiori)
50 g di coste di sedano
50 g di cetriolo mondato
50 g di couscous precotto
2 cucchiaini d’olio extravergine
alcuni pistilli di zafferano
sale.

Procedimento.
Versate sul couscous 100 g di acqua bollente salata, mescolatelo e lasciatelo rinvenire.
Saltate in padella, con metà dell’olio caldo, il peperone a tocchetti, la costa di sedano e il cetriolo, tutto ridotto a dadini, e le foglie delle cime di rapa sminuzzate; salate, fate cuocere le verdure per 5 minuti poi unite i fiori delle cime di rapa e spegnete dopo altri 3 minuti di fuoco medio\basso.
Condite il couscous con l’olio rimasto, sgranatelo allargandolo nel piatto, sopra disponetevi il sauté di verdure, completate con pistilli di zafferano poi servite.

Buon appetito!

Lo zafferano un vero e proprio elisir di lunga vita!


Lo zafferano è tra le spezie più utilizzate in cucina, ma è anche la più cara del mondo. Questa è la spezia più cara in natura ed è caratterizzata da tanti scienziati e medici come ”PERLA” per la nostra salute grazie alle sue proprietà curative!
Nello zafferano sono presenti la vitamina A, molte del gruppo B e la vitamina C; inoltre questa preziosa piantina è uno degli alimenti più ricchi di sostanze carotenoidi come il licopene e la Zeaxantina.

È sempre stato considerato un ottimo antiossidante grazie ai carotenoidi che si legano ai radicali liberi e li neutralizzano migliorando le difese immunitarie. Le sue proprietà antiossidanti sono state documentate sia in vitro che in vivo.
In vitro, sia l’estratto totale di zafferano che i suoi costituenti crocina, crocetina, dimetilcrocetina e safranale sono risultati in grado di neutralizzare il radicale DPPH.

Secondo recenti studi lo zafferano sembra avere diverse proprietà e benefici nei confronti dell’organismo umano; le proprietà dei principi attivi in esso contenuti hanno effetti benefici sulla parte del sistema nervoso responsabile del tono dell’umore e questa azione è stata testata in ambito clinico su persone affette da lieve stato di depressione dando esito positivo e confermandone l’efficacia, in pazienti affetti da depressione lieve o moderata, a dosaggi piuttosto bassi, nell’ordine di 30 mg/die per os.

Lo zafferano, inoltre, è usatissimo in cucina! Oltre al famoso risotto alla milanese lo zafferano si può utilizzare quotidianamente nella pasta, dolci, carni, e yogurt e nelle tisane! Scopri le altre ricette qui:

– Frittatine allo zafferano: https://www.dieta-personalizzata.it/frittatine-allo-zafferano-ricette-con-zafferano/

– Fusilli agli asparagi e zafferano: https://www.dieta-personalizzata.it/fusilli-con-asparagi-e-zafferano-ricetta-sana-e-vegetariana/