Tutta la verita sull’ osteoporosi

osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia degenerativa delle ossa, caratterizzata da una progressiva riduzione del tessunto osseo che colpisce, soprattutto, le donne.

Ma come mai questa patologia colpisce prevalentemente la popolazione occidentale che segue una dieta ricca di latticini? Nonostante si sia raggiunto il livello di 1200/1500 mg di calcio giornaliero nelle donne in menopausa l’incidenza di fratture (parametro epidemiologico per monitorare i tassi di osteoporosi nella popolazione) è di gran lunga superiore ai paesi poveri, in cui le fratture sono praticamente sconosciute.

La risposta arriva dalla biochimica: le proteine di origine animale contengono tantissimi aminoacidi che devono essere neutralizzati ed eliminati nel minor tempo possibile dal nostro corpo essendo sostanze molto acide che possono creare danni se passano dalle delicate vie urinarie.

Il tampone che viene utilizzato dal nostro corpo, per neutralizzare queste sostanze, è il calcio. Per questo il latte, pur essendone ricco, non ne ha abbastanza per coprire questa esigenza e supplire alle esigenze del nostro organismo. Capiamo cosi che l’importante non è la quantità di calcio di un elemento ma la sua capacità di fissarlo all’interno del nostro corpo senza dover essere utilizzato per altri motivi.

Sempre più ricercatori stanno verificando che una dieta a base di acidi (quindi particolarmente ricca di carni e formaggi) è fortemente associata ad una perdita ossea mentre una dieta ricca di sostanze alcaline, come frutta e verdura, risulta protettiva. Un grande studio, condotto dall’Università di California a San Francisco, basandosi su 87 indagini condotte in 33 paesi diversi, ha confrontato il rapporto tra il consumo di proteine animali e vegetali e il tasso di fratture ossee. Si è cosi scoperto che un elevato consumo di proteine vegetali era soprendentemente associato alla sparizione delle fratture ossee.

Uno sbaglio che sento spesso commettere dai medici, che non hanno mai toccato l’argomento alimentazione durante gli studi in medicina, è quello di consigliare, alle donne in menopausa, il consumo di latticini ottenendo esattamente il risultato opposto.

Per migliorare l’apporto di calcio bisogna, in generale, diminuire l’assunzione di proteine di origine animale (non solo quelle del latte) ed affidarsi ad alimenti vegetali come legumi, soia, mandorle, sesamo, fichi, semi di lino, verdura a foglie verdi ed agrumi.