8 alimenti che non vanno conservati in frigorifero
Siamo sicuri che i pomodori vadano realmente nel frigorifero? Ma l’ho sempre fatto, specialmente nei mesi caldi… ma dove devo metterli allora?
Siamo sicuri che i pomodori vadano realmente nel frigorifero? Ma l’ho sempre fatto, specialmente nei mesi caldi… ma dove devo metterli allora?
L’aglio nero è stato ottenuto, per la prima volta, nel 2004 dal coreano Scott Kim e si è rapidamente diffuso in tutti gli Stati Uniti per arrivare fino in Europa, Thailandia e Corea. Ha un sapore simile a quello dell’aceto balsamico o della salsa di soia ed è la soluzione ottimale per chi non sopporta l’odore, e l’alito cattivo, dell’aglio normale.
Moltissime persone scelgono di alimentarsi con verdura surgelata. Spesso per comodità o per pigrizia. Ma è meglio di quella fresca?
Secondo l’analisi di uno studio condotto dall’Institute of Food britannico, gli ortaggi surgelati sarebbero più sani di quelli freschi, poichè capaci di contenere i nutrienti più a lungo. Lo studio ha dimostrato che, dalla data di raccolta alla data del consumo possono passare fino a due settimane (per le verdure non surgelate) nonostante oltre l’80% delle persone pensi che le verdure fresche nei supermercati non siano più vecchie di quattro giorni. La verità, però, è che queste verdure, specialmente quelle fuori stagione e di importazione, possono impiegare anche nove giorni per arrivare al banco.
Per quanto riguarda le vitamine, è rilevante il fatto che nei surgelati la vitamina C si ritrovi in quantità maggiori rispetto allo stesso alimento fresco. Questo perchè, nei vegetali freschi, nel passaggio dalla raccolta al consumatore, avviene una perdita dovuta ai processi metabolici che la pianta continua ad avere. Nelle verdure congelate, invece, questo processo viene bloccato allo stato iniziale con il risultato di maggiori quantità di principi nutritivi presenti nel prodotto confezionato.
Dal punto di vista della scienza della nutrizione, la categoria dei dietologi ha indubbiamente contribuito all’affermazione degl alimenti surgelati, riconoscendo loro una serie di ottime peculiarità (sicurezza igienico-sanitaria, alta qualità organolettica, ecc).
I prodotti surgelati, inoltre, ci consentono di consumare tutto l’anno una grande varietà di verdure, anche fuori stagione.
Il piatto preferito di quasi tutti gli Italiani è la pizza! Tuttavia si sa che la pizza non è di certo dimagrante ma, scegliendo quella giusta, possiamo evitare problemi di sovrappeso e pancia gonfia ad ogni morso.
Il primo segreto è scegliere una pizza la cui pasta sia stata fatta lievitare in modo appropriato: il senso di gonfiore che spesso provoca la pizza è, infatti, legato ad una lievitazione troppo breve. Il lievito continuerà quindi il suo processo nella vostra pancia dando cosi origine ai gonfiori. Volendo, puoi sostituirlo con la panna acida.
Il problema principale della pizza sono gli ingredienti di scarsa qualità, utilizzati dalla maggior parte delle pizzerie. Il primo da evitare è la farina bianca che fa aumentare rapidamente il glucosio nel sangue provocando la biosintesi dei grassi ma anche patologie come il diabete di tipo 2.
In secondo luogo pizze con affettati e tanti formaggi contengono un apporto esagerato di grassi saturi che danneggiano cuore, arterie e cervello.
Ma quindi, cosa puoi fare per evitare tutto questo e rendere la pizza più digeribile, meno calorica e più salutare?
Partiamo subito dalla sostituzione della farina bianca e chiediamo quella integrale o quella di farro; senza lievito ma con altri elementi per una lievitazione naturale. Fortunatamente a Milano, ma anche in altre città Italiane, ci sono molti ristoranti che utilizzano farine integrali al posto di quella bianca. Scegli una pizza alle verdure o semplice come la margherita o la marinara. Ricordati che una pizza con formaggio ed affettati può superare tranquillamente le 1000Kcal!
L’insalata è un alimento sano che andrebbe consumato ogni giorno ma, spesso, si preferisce comprarla già confezionata rispetto a quella fresca per evitare di doverla lavare e tagliare ogni volta.
L’industria risponde ai vostri bisogno con prodotti freschi, già lavati, imbustati e pronti da consumare. Una soluzione molto comoda ma che, non sempre, significa salute.
Secondo uno studio effettuato dal Dipartimento di Sanità pubblica e di Microbiologia dell’Università di Torino i cui risultati sono stati pubblicati con maggiori dettagli sulla rivista nutrizionale “Igiene Alimenti”, le insalate, a prescindere dal tipo di verdura che le compongono, già il giorno di lavorazione e imbustamento sviluppano vere e proprie colonie di batteri destinate a crescere (fino a circa l’87%) alla data di scadenza.
Ma con che tipo di acqua vengono lavate queste verdure pronte da consumare? L’acqua utilizzata nella filiera produttiva, essendo molto costosa, viene utilizzata più volte dalle aziende che addirittura, a volte, ricorrono ad acqua non potabile. Spesso a questo aggiungiamo l’errore di non ri-lavare mai la verdura tolta dalle buste portanto nel nostro piatto tutti i residui della coltivazione (fertilizzanti e pesticidi) e del confezionamento (cloro, acqua sporca, contatto con oggetti e materiale di imballaggio).
Potete fare un esperimento da soli a casa: provate a tagliare una verdura a foglie, lavarla e conservarla in frigorifero. Dopo qualche giorno la vostra insalata non avrà un aspetto così attraente. Invece la lattuga in busta è sempre buona e questo è dovuto al trattamento con il cloro e l’anidride solforosa che permettono la conservazione del prodotto. Queste sostanze però riducono a più del 50% il contenuto dei carboidrati e di vitamina C contenuti nella frutta e la verdura.
Quindi questi prodotti non sono solo da lavare una volta aperti ma anche da evitare! Meglio spendere 5 minuti in più della nostra vita a tagliare e lavare la nostra verdura che avere delle implicazioni serie alla nostra salute.
La pancia gonfia solitamente compare a ragazze e ragazzi a causa di un’alimentazione sbagliata oltre alla mancanza di attività fisica mentre in uomini e donne meno giovani compare a causa della sedentarietà e della cattiva alimentazione oltre ai cambiamenti metabolici.
Vediamo come curare questo problema in modo semplice, naturale ed in solo 5 mosse!
1) Pratica uno sport di resistenza: fare jogging, bici step o nuoto. Dopo 40 minuti di attività aerobica l’organismo attinge energia dalle riserve di grasso corporeo. Praticata 2/3 volte alla settimana, a lungo termine, l’attività aerobica è una formidabile arma contro l’accumulo di grasso.
2) Bevi tanta acqua: è buona abitudine bere almeno 8 bicchieri di liquidi al giorno. Acqua minerale, succo di pompelmo, succo di mirtilli e tisane (ad esempio a base di ortica e dente di leone) sono tutte ottime scelte. Sembra un paradosso eppure più il corpo viene idratato e meno conserva acqua.
3) Scegli prodotti integrali che contengano fibre: le persone che seguono un’alimentazione ricca di fibre tendono ad assumere meno grassi e meno calorie. Inoltre, la presenza di fibra nella dieta riduce il colesterolo legandolo ed eliminandolo dal nostro corpo.
4) Mangia poco ma spesso: fare piccoli pasti ma frequenti e con verdura fresca ed abbondante vi aiuterà ad aumentare il metabolismo e purificare il vostro organismo. Riducete la quantità di quello che mangiate normalmente.
5) Bevi thè verde tra un pasto e l’altro: una scelta buona e molto salutare. Ci aiuta a perdere pso grazie al suo alto contenuto di catechine, sostanze che aumentano i livelli di ossidazione dei grassi e latermogenesi (il processo attraverso cui il nostro corpo consuma calorie). Le catechine hanno anche un ruolo importantissimo nella regolazione del glucosio: contribuiscono alla regolazione del suo livello nel sangue dopo i pasti. Per questo dovremmo includere il thè nella nostra dieta bevendone 2 tazze al giorno, soprattutto se stiamo facendo sforzi per perdere peso.
Soffri di stress eccessivo e non sai come combatterlo? Ti svelo una soluzione naturale con l’alimentazione!
La maggiorana è una pianta mediterranea che viene utilizzata sia fresca che essicata e possiede numerosissime proprietà benefiche che adesso andremo a scoprire insieme!
Questa pianta meravigliosa contiene buone dosi di vitamina C e tannini, quindi è indicata per rinforzare il sistema immunitario e per le malattie da raffreddamento come febbre, raffreddore, tosse (grazie alle sue proprietà espettoranti e carminative), asma, laringiti e faringiti. Inoltre, grazie alle sue proprietà calmanti e sedative, la maggiorana è particolarmente indicata per combattere gli stati d’ansia, l’emicrania e l’insonnia. Regolarizza l’intestino durante le fasi di diarrea o di stitichezza ed è un epatoprotettore in quanto alleggerisce il carico di lavoro al fegato decongestionando le vie biliari.
Sotto forma di infuso, la maggiorana favorisce la produzione di succhi gastrici ed è quindi utilizzata per favorire il processo digestivo ma ha anche proprietà espettoranti, funghicide, battericide e toniche. In caso di eccessivo nervosismo, causato da stress, un cucchiaino di maggiorana secca, lasciato in infusione in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, si rivela un ottimo rimedio.
L’infusione non deve essere zuccherata inc aso di disturbi digestivi mentre, in caso di tosse, può essere dolcificata con un pò di miele.
Le barbabietole rosse sono un alimento molto rinfrescante, in grado di proteggere il nostro corpo contro varie infiammazioni, ma anche dietetico dato che il loro contenuto è composto al 90% di acqua ed il loro apporto calorico è di sole 40Kcal/100g!
La barbabietola è un alimento molto ricco di fosforo, magnesio, ferro, calcio e potassio, quindi è molto indicata per le persone anemiche e per chi soffre di ipertensione.
Alcuni anni fa la barbabietola rossa è balzata agli onori della cronaca in quanto alcuni studi condotti in grecia nel 1983 e pubblicati sul “Internationa Journal of Cancer” descrissero le proprietà e gli effetti benefici che questo ortaggio poteva avere nel contrastare il tumore al colon.
Inoltre, le barbabietole, sono un antiossidante naturale e sono molto indicate per eliminare elementi tossici dell’apparato digerente e per combattere la stitichezza, oltre a rafforzare molto anche il nostro sistema immunitario essendo molto ricche di vitamina C. Sono un alimento altamente consigliato per chi soffre di ritenzione idrica e di ipertensione. Infatti, il succo centrifugato di barbabietola rossa ha proprietà molto interessanti: è stato dimostrato da studi condotti in Inghilterra ( The London school of Medicine ) che bere quotidianamente circa mezzo litro di succo di bietola rossa al giorno diminuisce la pressione alta e l’ipertensione. I risultati sarebbero visibili già dopo pochi giorni con un evidente calo dell’ipertensione.
Inoltre è un’ottimo alimento durante il periodo della gravidanza perché contiene l’acido folico e per lo setsso motivo è indicata per chi soffre di anemia o debolezza!
Nei casi di debolezza o anemia, la barbabietola è consigliata a stomaco vuoto in questo modo: frullate con un robot da cucina 2 barbabietole crude assieme a mezza mela, mezzo limone, una carota e un cucchiaio di lievito di birra secco!
Tofu al papavero.
Ingredienti (per una persona):
Mezzo panetto di tofu
1/2 tazzina di farina circa
1/2 tazzina di semi di papavero circa
1/2 tazzina di panna vegetale
1 pizzico di curcuma o curry o zafferano
1 indivia belga
Olio
Aceto balsamico bianco
Sale
Procedimento:
Mettete in 3 terrine separate la farina, i semi di papavero e nell’ultima la panna (io ho usato quella da cucina, d’avena) con un pizzico di curcuma, o curry o zafferano che dona una colorazione tipo uovo.
Tagliate il panetto di tofu a fette abbastanza spesse e salatele. Passate poi ogni fetta nella farina, picchiettatela sul bordo della terrina per togliere la farina in eccesso, immergete il tofu nella panna, e successivamente intingetelo nei semi di papavero.
Una volta fatto questo procedimento con tutte le fette fatele rosolare in olio o margarina per circa 4 min/lato, a fuoco medio. Dovranno essere dorate.
Nel frattempo lavate l’indivia belga, tagliarla e conditela con olio, aceto balsamico e sale.
Commento nutrizionale:
Un antipasto con poche calorie, depurativo e tonico grazie all’indivia belga ma anche ricco di grassi essenziali come Omega 3 e Omega 6 derivanti dai semi di papavero che hanno un effetto sedativo e calmante per il sistema nervoso. Questo antipasto è ricco di gusto e di proteine ad alto valore biologico, che derivano dal tofu, ma anche di vitamine e di minerali grazie ai semi di papavero e all’alto valore nutrizionale di tofu.
Buon appetito!
Il buongiorno si vede dalla colazione!
La colazione è fondamentale per iniziare bene una giornata piena di energia e salute!
Molti studi sulle abitudini alimentari in Italia hanno constatato che la colazione è il pasto più trascurato, nonostante, specie ultimamente, siano state fornite molte prove della sua importanza. Le cause principali di questo fenomeno risultano essere l’abitudine, la fretta e la mancanza di appetito.
Ma perché la colazione è cosi importante?
La risposta è semplice!
Chi non fa colazione al mattino è portato a mangiare molto di più nel corso della giornata, con il rischio di eccedere e di ingrassare. Quando non si fa colazione il metabolismo rallenta ed entra in modalità fame: un meccanismo di difesa contro la fame che riduce i nostri bisogni calorici perchè pensa che l’organismo rimarrà senza sostanze energetiche per un lungo periodo di tempo (per esempio 8-10 ore o più). Si è notato che una buona colazione a lungo andare permette di svolgere un’efficace azione preventiva per le malattie cronico-degenerative, ma questo può essere possibile solo con un’assunzione bilanciata di nutrienti e con uno stile di vita corretto. Inoltre, I bambini che fanno una prima colazione insufficiente accusano una facile stancabilità nei giochi e nell’applicazione scolastica.
Quindi per non accumulare chili e per attivare il vostro metabolismo provate a fare ogni giorno una buona colazione che vi carica con tutta l’energia e le vitamine di cui avete bisogno!