Cereali integrali contro la pressione alta

cereali_integrali

È noto che i cereali sono in grado di abbassare il colesterolo totale e quello cattivo grazie all’alto contenuto di fibre che contribuisce a migliorare la salute dell’apparato digerente. Oggi, però, possiamo parlare anche della capacità dei cereali di ridurre la pressione sanguigna, in particolare quella sistolica (quella con il valore più alto).

Studi scientifici hanno dimostrato che 3 porzioni di cereali integrali al giorno (ad esempio avena, pane, pasta integrale, germe di grano, cerealin integrali) abbassano l’ipertensione con la stessa efficacia di un farmaco anti ipertensione. Questo studio è stato pubblicato sull’American Journal Clinical Nutrition (la più importante rivista scientifica di nutrizione clinica al mondo) ed è stato eseguito chiededno a 200 persone, divise in due gruppi: il primo doveva consumare una dieta con tre porzioni di cereali integrali ogni giorno, l’altro non doveva mangiarne affatto. Una porzione corrisponde a circa 13/16 grammi di cereali integrali (l’equivalente di una fetta sottile di pane integrale). I risultati, a fine ricerca, sono stati sorprendenti: tutte le persone che avevano consumato quotidianamente cibo integrale, registravano un calo della pressione sistolica dimostrando cosi che un’alimentazione ricca di cereali e pane integrale aiuta a prevenire del 15% gli infarti e fino al 25% gli ictus.

Oggi, però, la scarsa educazione alimentare delle persone fa pensare che i cereali integrali che si trovano normalmente al supermercato con scritta “integrale” siano veramente benefici per la salute ma non è affatto cosi. I preparati pronti per la colazione (es. muesli / flakes) sono, in realtà, cibo artificiale ricco di grassi, zucchero, sale, vitamine aggiunte e conservanti e sono ottenuti da pastelle liquide di mais insieme a vari ingredienti.

I cereali che dobbiao scegliere non devono avere, tra i loro alimenti, sale, zucchero, cacao, grassi aggiunti, grassi vegetali, vitamine aggiunte, conservanti, aromi ed emulsionanti. I prodotti che li contengono non hanno alcun effetto benefico sulla pressione sanguigna ma, anzi, l’esatto effetto contrario ovvero aumentao il rischio cardiovascolare e il diabete di tipo 2.