Gli effetti benefici del cavolo
Il cavolo, appartenente alla famiglia delle crocifere insieme ad altri alimenti come cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles e ravanelli, rappresenta un elemento basilare della dieta grazie alle sue notevoli proprietà benefiche.
Una delle sue caratteristiche più importanti è la presenza di acido glutammico, di cui il cavolo è ricco: questo elemento, che agisce al meglio se abbinato ai legumi, aiuta ad abbassare la pressione del sangue e dunque può essere di grande aiuto per chi soffre di ipertensione.
Il cavolo svolge un ruolo fondamentale nella dieta anche per la presenza di antiossidanti e di fitonutrienti: questi proteggono il corpo dai radicali liberi che rischiano di arrecare seri danni alle membrane cellulari. Tale azione è coadiuvata dal sulforafano, una sostanza che agevola la produzione di enzimi disintossicanti.
Proprio per le loro proprietà antiossidanti sono consigliabili i cavoli rosa e rossi, molto più ricchi di fitonutrienti e soprattutto di antocianine: proteggendo cuore e sistema nervoso, contribuiscono alla prevenzione delle malattie degenerative. Anche gli altri cavoli svolgono un’azione rilevante in questo campo, aiutando a prevenire malattie a polmoni, colon, stomaco e prostata.
I cavoli, tuttavia, non sono adatti a tutti: la loro assunzione deve essere valutata con grande attenzione da chi soffre di problemi alla tiroide a causa dell’alto contenuto di tiocianati, sostanze che interferiscono con l’assorbimento dello iodio.
Secondo una ricerca dell’International Agency for Cancer Research (Iacr) di Lione in Francia, i cavoli sarebbero ancora più importanti nella dieta delle persone che hanno maggior rischio di ammalarsi di tumore: esistono infatti due geni, Gstm1 e Gstt1, che in alcuni casi si presentano nel DNA in versioni inattivate e questo rappresenta un fattore di rischio per diversi tumori (polmoni, pelle, colon, vescica).
Lo studio ha analizzato le conseguenze del consumo dei cavoli in soggetti di ogni tipo e ha osservato come nelle persone con uno dei due geni inattivi o entrambi il consumo di questa verdura una volta a settimana sia in grado di ridurre il rischio in modo considerevole: l’effetto protettivo in percentuale è risultato del 33% con gene Gstm1 inattivo, del 37% con Gstt1 inattivo e addirittura del 72% con entrambi.
Per preservare al meglio le ottime qualità dei cavoli, si consiglia la cottura al microonde o quella al vapore; la lessatura, infatti, causa un’enorme perdita delle proprietà benefiche, che diminuiscono del 65% dopo solo mezz’ora di bollitura.
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