Helicobacter Pylori e dieta: cosa fare?

L’helicobacter Pylori (HP) è un batterio che si annida nella mucosa gastrica, in grado di resistere all’ambiente fortemente acido tipico della cavità dello stomaco.L’HP può essere causa di gastrite, ulcera ma anche, e soprattutto, di adenocarcinoma gastrico. La reazione tra infezione da Helicobacter ed adenocarcinoma è mediata dall’attivazione del sistema linfatico immunitario localizzato nella mucosa intestinale (MALT: Mucosal Associated Lymphoid Tissue).

Le evidenze scientifiche dimostrano che il mantenimento di una corretta flora batterica all’interno dello stomaco, oltre a prevenire la comparsa di gastrite ed ulcere, costituisce un’efficace prevenzione nei confronti di patologie tumorali benigne e maligne: questo vale anche per l’intero apparato digerente e la cavità orale (reflusso gastro-esofageo, rigurgito, vomito).

L’infezione da HP è molto diffusa in tutto il mondo: varia in base ad età, condizione socio econominca ed abitudini alimentari e prevale nei paesi in via di sviluppo.

 

L’infezione, spesso, è asintomatica e questa caratteristica è dovuta all’LPS (lipopolisaccaride) dell’helicobacter Pylori la cui frazione polisaccaridica (Antigene O) ha una forte somiglianza con l’antigene di Lewis presente sulle cellule umane.

In questo modo, l’HP “mima” le cellule umane non provocando (a differenza di altri batteri Gram-negativi) una risposta infiammatoria importante per poter essere avvertito.

L’helicobacter Pylori riesce a sopravvivere nello stomaco grazie ad un enzima chiamato “ureasi” che gli permette di tamponare il ph acido attraverso la formazione di ammoniaca.

I lattobacilli ed i bifidobatteri sono gli unici nemici dell’HP in quanto disattivano l’ensima ureasi ed espongono l’helicobacter all’ambiente acido dello stomaco.

È bene ricordare che, quando la flora gastrointestinale è alterata, non ci sono abbastanza difese contro le varie infezioni (tra cui quella dell’HP).

 

Helicobacter Pylori e dieta

Una dieta ad alto contenuto di sale, povera in frutta e verdura ma ricca di composti nitrosilati favorisce lo sviluppo dell’helicobacter.

La cura nutrizionale richiede l’integrazione di ceppi batterici della famiglia dei lattobacili e dei bifidobatteri oltre ad uno schema nutrizionale equilibrato che escluda affettati, pomodori in scatola, cibi fritti, alcolici ed alimenti ad alto contenuto di sale e che tenga in considerazione l’equilibrio dei nutrienti ed i principi tipici di una dieta di tipo antinfiammatorio.

La diagnosi dell’helicobacter Pylori viene effettuata tramite un esame microscopico di campioni bioptici di mucosa gastrica (test invasivo) oppure tramite il breath test dove vengono misurate ureasi dell’HP che produce idrolisi dell’urea, acqua e Co2 che viene eliminata tramite i polmoni (test non invasivo).