I gravissimi effetti collaterali di Hydroxycut

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Negli ultimi mesi si sta verificando con sempre maggior frequenza la presenza, su pagine che trattano di salute e non solo, di pubblicità relative a prodotti che promettono una rapida perdita di peso e il raggiungimento in breve tempo di un corpo da urlo.

Quello che ultimamente va più di moda è conosciuto con il nome di Hydroxycut: questo prodotto è tuttavia tristemente noto per la sua severa epatotossicità, che ha portato alcuni soggetti ad un trapianto di fegato o addirittura alla morte.

Partendo dai contenuti, l’etichetta di questo prodotto riporta come ingredienti minerali ed erbe, tra cui calcio, potassio, Garcinia Cambogia, Guaranà, Gymnema Sylvestre, Chetone di lamponi e Camellia sinensis.
Nel 2002 il CFSAN (Center for Food Safety and Applied Nutrition) e il CAERS (Center of Adverse Event Monitoring System), dopo aver ricevuto varie segnalazioni su Hydroxycut e sui danni che ha causato al fegato di alcuni individui, hanno iniziato le indagini su tutti i casi riportati, che sono stati studiati accuratamente.

Le persone ricoverate in condizioni critiche hanno affermato di aver assunto Hydroxycut per periodi che andavano da poche settimane ad un paio di mesi.
Gli epatologi che nel 2009 hanno indagato su questi pazienti, vittime di insufficienza epatica che in alcuni casi ha portato addirittura al trapianto, hanno confermato il peggiore dei sospetti, ossia la responsabilità di tale prodotto nei gravi danni subiti da queste persone.

Secondo i database di CAERS, inoltre, l’assunzione di Hydroxycut non comporterebbe solo problematiche legate al fegato: sono infatti indicati anche altri problemi di salute tra cui crisi epilettiche, rabdomiolisi e disturbi cardiaci come palpitazioni e arresto cardiaco.

Secondo quanto riportato dall’articolo ufficiale del FDA (Food and Drag Administration), è molto probabile che tutti questi problemi siano correlati all’assunzione del prodotto Hydroxycut. A supporto di questa teoria, viene infatti segnalato che i pazienti colpiti non avevano uno storico di familiarità per insufficienza epatica, non avevano mai riportato malattie al fegato o presentato fattori di rischio come ad esempio consumo di alcool, precedenti infezioni virali o ereditarietà.
Inoltre, nessuno di questi pazienti ha mai fatto abuso del prodotto: tutti hanno assunto il dosaggio consigliato nel foglietto illustrativo.
FONTE: FDA (Food and Drag Administration) http://www.fda.gov/downloads/newsevents/publichealthfocus/ucm160672.pdf