I rischi dell iperomocistenemia e i rimedi alimentari

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Il rischio di problemi cardiovascolari aumenta quando il nostro colesterolo totale, quello cattivo (LDL), e i trigliceridi sono a livelli alti. Questo rischio, però, si raddoppia quando la nostr aomocisteina supera i livelli normali.

L’omocisteina è un aminoacido solforato che viene prodotto dal nostro corpo e che di solito ha livelli normali nel sangue grazie all’intervento di vitamine B6, B12 e acido folico. Se l’assunzione di queste vitamine è bassa, l’omocisteina viene accumulata nel sangue e danneggia i vasi sanguigni modificando la loro funzionalità e facilitando il deposito del colesterolo. Per questo motivo, gli alti livelli di omocisteina sono correlati all’insorgenza di malattie cardiovascolari, ictus, alzheimer ed osteoporosi.

La cura migliore, per questo disturbo, è quella alimentare.

Una vita sedentaria, un’alimentazione squilibrata, fumo ed alcool aumentano i livelli di questo pericoloso amminoacido.

La dieta adeguata per questo tipo di patologia è quella che offre l’assunzione abbondante di vitamine B6, B12 e acido folico. La vitamina B6 si trova nei piselli, nella soia, nelle lenticchie, nelle patate, nei cereali integrali (pane, pasta, farro, kamut, uova, castagne) e nei funghi. L’acido folico, invece, si trova in abbondanza nelle verdure a foglie verdi.

I vegani devono prestare particolare attenzione all’assunzione di integratori di vitamina B12 perchè è una vitamina che, ad oggi, si trova solo negli alimenti di origine animale.