La dieta Flexitarian

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La dieta flexitarian è un regime alimentare lanciato dalla famosa nutrizionista Dawn Jackson Blatner che abitua l’organismo a ridurre la carne per fare spazio ai cibi verdi, biologici e salutari ma senza escludere completamente la carne.

Ormai la ricerca parla in modo chiaro e conferma che i vegetariani sono più magri, vivono più a lungo e senza soffrire di malattie degenerative rispetto agli onnivori. La particolarità della dieta flexitarian (ossia, vegetariana flessibile) è quella di essere eco-sostenibile e verde, pur mantenendo nei pasti piccole quantità di pesce e di carne bianca.

La varietà proposta dalla Flexitarian rende questa dieta molto utile a prevenire patologie come ipertensione, colesterolo alto, diabete e sovrappeso grazie all’assunzione costante di vegetali.

Mantenendo l’uso di alimenti di origine animale come pesce, uova e latte ricchi di vitamina B12, ferro, calcio, proteine e zinco, non si rischiano carenze vitaminiche. Gli alimenti da privilegiare in questa dieta sono la frutta e la verdura di stagione, possibilmente a chilometro zero, ma anche cereali integrali, come farro e kamut, legumi, soia e derivati (tofu, tempeh), frutta, verdura, olio di oliva/semi di lino e frutta secca. Due volte alla settimana possono essere consumati alcuni alimenti non vegetali come carne, pesce o uova mentre la carne rossa è completamente vietata.

In pratica la dieta flexitarian condanna l’abuso di carne, ma non ne fa una questione etica, bensì salutistica, e oggettivamente conclude con il fatto che la carne si può consumare, ma in quantità abbastanza ridotte e con un controllo accurato della sua qualità.

Secondo Blatner il vegetarianesimo è uno dei modi più sani e più intelligenti di mangiare, tuttavia per godere appieno dei benefici sulla salute della dieta vegetariana non è indispensabile eliminare totalmente la carne (tranne quella rossa) dalla tavola, basta ridurla significativamente.