Sciroppo di agave: è veramente un dolcificante naturale?
Lo sciroppo di agave è un succo conosciuto per i suoi benefici sin dall’età degli Aztechi. Si tratta di uno sciroppo particolarmente dolce ricavato dall’omonoma pianta che cresce in Messico. Il succo si è dimostrato un ottimo dolcificante in grado di non alterare il sapore di bevande o caffè con un bassissimo indice glicemico. Questo significa che il suo utilizzo non aumenterà l aproduzione di insulina e, di conseguenza, non altererà i valori di zuccheri nel sangue.
Grazie a queste sue qualità dietetiche, la Food and Drug Administration (FDA) ha evidenziato che, in dosi appropriate, il succo di agave al naturale è adatto anche per i diabetici.
A quanto pare, però, la realtà è un pò diversa. Vediamo insieme perchè.
Ad essere messo in discussione è il metodo industriale con cui viene prodotto e l’eccessiva quantità di fruttosio concentrato presente all’interno dello sciroppo (ormai diffusissimo nei negozi di alimentazione naturale). Il succo, infatti, si ircava dall’amido della radice del bulbo di agave che, in seguito a processi chimici, aumenta la sua capacità di conservarsi nel tempo e può quindi essere commercializzato.Il succo viene filtrato dalle sue parti solide, poi viene scaldato in modo da trasformare i carboidrati (amido) in zuccheri (fruttosio). A questo punto viene concentrato fino ad ottenere uno sciroppo più fluido del miele. Si tratta di processi che mutano gli zuccheri naturalmente presenti nella pianta trasformandoli e concentrandoli. Tramite questo processo vengono eliminate vitamine e sali minerali, quindi il prodotto finale non è ricco di nutrienti. Troppo fruttosio può generare a lungo andare diabete, malattie cardiache, aumento del colesterolo e affaticamento del fegato.
In natura ci sono tanti altri dolcificanti realmente naturali e non raffinati come stevia verde (quella bianca è raffinata), malto d’orzo e sciroppo d’acero.
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