Z – come Zinco! L ABC Alimentare

Lo zinco è un minerale essenziale presente in tracce nel nostro organismo (da 1, 5 a 2,5 g; il fabbisogno giornaliero è di 10 mg nell’uomo e 7 nella donna), più o meno la stessa quantità del ferro.

È presente nel cervello, nel pancreas e nel fegato, ma è presente anche nel nucleo di tutte le cellule. Oltre 60 enzimi richiedono zinco per essere attivati.

Lo zinco interviene nella catena beta dell’emoglobina, nello sviluppo delle gonadi, nelle funzioni nervose e nella memoria. Il suo metabolismo è alterato in condizioni di stress fisico o psichico.

Da questa breve introduzione, è abbastanza facile capire perché è stata proposta l’integrazione con zinco. Commettendo però sempre il solito errore:
avere più zinco non migliora assolutamente nessuna delle funzioni in cui lo zinco è coinvolto.

Pertanto, un soggetto sano, non ha nessun bisogno di integrare zinco.  Anche le ricerche che volevano dimostrare che lo zinco è utile per prevenire malanni stagionali o per aumentare genericamente le difese immunitarie non sono mai state confermate su larga scala.

C’è da dire però che, le carenze, come in ogni caso di malnutrizione, portano sintomi abbastanza evidenti: diminuzione dei linfociti e lesioni della pelle con infezioni secondarie. Se poi la carenza diventa cronica si hanno disturbi dell’acrescimento e della sessualità (ovviamente reversibili, basta eliminare la carenza).

Cibi ricchi di zinco sono carne, noci, tuorlo d’uovo, funghi, cacao ed ostriche. Bisogna ricordare che l’assorbimento intestinale non supera il 30%. Anche i fiocchi d’avena contengono una buona quantità di zinco, ma, essendo ricchi di fitati, l’assorbimento del minerale risulta decisamente ostacolato.

Alcuni autori di riviste / libri (che in genere non sono sportivi praticanti) sostengono che l’integrazione con zinco sia un toccasana nello sport, per esempio per i maratoneti, aiutandoli ad evitare la diminuzione delle barriere immunitarie del soggetto. In realtà sono stati smentiti da ogni ricerca condotta a livelli scientifici elevati: la diminuzione delle difese immunitarie si attua nel caso il soggetto si sottoponga a uno sforzo decisamente superiore al suo grado di allenamento.