Artrosi: sintomi, fattori di rischio e prevenzione
L’artrosi è una malattia cronico-degenerativa e progressiva correlata all’usura delle articolazioni; non va confusa con l’artrite, che invece è una patologia infiammatoria autoimmune. Le strutture più colpite sono quelle maggiormente appesantite dall’attività e dal peso corporeo e di solito sono ginocchia, mani, piedi e colonna vertebrale.
Questa malattia si distingue in primaria e secondaria. L’artrosi primaria comporta un’alterazione metabolica della cartilagine articolare e di solito colpisce dai 50 anni in su; la causa è a tutt’oggi sconosciuta. L’artrosi secondaria è invece dovuta a traumi e malattie, come ad esempio le patologie reumatiche. Nonostante l’artrosi non sia catalogata come malattia infiammatoria, tuttavia ci sono periodi in cui si notano episodi di flogosi che aggravano i suoi sintomi.
Tra i fattori di rischio riscontriamo età avanzata, ereditarietà, anomalie di postura, sovrappeso, alterazioni metaboliche degli elettroliti (calcio, fosforo) e traumatismi.
La dieta e lo stile di vita sano possono aiutare nella prevenzione di questa patologia. È fondamentale quindi mantenere il peso forma e perdere i chili in eccesso, che possono aggravare la progressione della patologia e scatenare così i dolori.
Per quanto riguarda l’approccio dietetico è importante prestare attenzione agli oligominerali calcio e fosforo, che hanno un ruolo importante per la salute ossea. Alimenti ricchi di calcio sono soia, rucola, cavolo nero, spinaci e mandorle, mentre il fosforo lo troviamo in semi di zucca, amaranto, anacardi, semi di girasole, quinoa e noci. Inoltre si consigliano esami annuali per controllare i livelli ematici della vitamina D, indispensabile per l’assimilazione del calcio.
Secondo studi scientifici le alterazioni del pH articolare possono aumentare l’insorgenza di questa patologia: l’acidificazione del liquido sinoviale agevola infatti la degenerazione articolare. La causa di una tale reazione può essere un’alimentazione squilibrata e iperproteica, che favorisce la perdita del calcio nelle ossa. Una dieta ricca di vegetali ed equilibrata, abbinata all’attività fisica, può ridurre notevolmente l’insorgenza di questa patologia.
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