Caffeina? Sì, ma nelle giuste dosi.
La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso che può indurre dipendenza psicofisica indotta da continua ed eccessiva assunzione di caffè o altre bevande contenenti caffeina (ad esempio cola o energy drink).L’assorbimento di caffeina è rapido e si completa entro 45 minuti dalla sua assuzione; il suo picco plasmatico si ottiene entro un intervallo compreso tra i 15 minuti e le due ore. Viene metabolizzata a livello epatico tramite l’enzima citocromo P450 che converte la caffeina in dimetilxantine (paraxantina, teobromina, teofillina) che vanno a potenziarne l’effetto.
La teobromina provoca vasodilatazione, la teofillina rilassa la muscolatura liscia mentre la paraxantina aumenta le quantità di acidi grassi e glicerolo che possono essere metabolizzati a livello muscolare.
In presenza di patolgoie epatiche, i tempi di metabolizzazione si possono allungare fino a 4-5 ore dopo un consumo moderato. Sostanze in grado di aumentare l’attività dell’enzima P450 (ad esempio fumo di sigaretta o alimenti come i broccoli) ne possono accelerare la velocità di eliminazione.
Una tazzina di caffè contiene, mediamente, circa 80mg di caffeina, una lattina di Cola (330ml) circa 40-50mg.
Un consumo regolare di bevande contenenti caffeina, al di sotto dei 250-300mg al giorno, tende a ridurre la sensazione di fatica e ad apportare benefici sulle capacità di concentrazione e di attenzione, migliorando le prestazioni nelle attività che richiedono tali qualità.
Dosi superiori ai 300mg al giorno, invece, possono provocare reazioni avverse quali irritabilità, ansia, nausea, insonnia, palpitazioni, difficoltà di concentrazione e pericoli per la salute del feto in gravidanza. In caso di brusca sospensione di elevate dosi giornaliere (circa 500mg al giorno), si può verificare sindrome di astinenza che tende a comparire entro 24 ore dall’ultima assunzione. I sintomi sono rappresentati da cefalea, apatia, riduzione delle prestazioni lavorative.
Caffè e the contengono anche tannini (100mg per una tazza di caffè e 200mg per una tazza di the) che possono avere un effetto negativo sull’assimilazione del ferro: per questo motivo, l’assunzione di entrambi è consigliata lontano dai pasti.
Per concludere: l’assunzione di dosi superiori a 300mg/die di caffeina, è associata anche alla nascita di bambini sottopeso e ad un aumentato rischio di aborto.
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