Cancro del colon e del retto (CCR), polipi e dieta

Cancro del colon e del retto

Il cancro del colon e del retto (CCR) costituisce, da solo, il 95% di tutti i tumori maligni del colon ed è al terzo posto per incidenza tra le malattie neoplastiche nell’uomo (al secondo nella donna) oltre a costituire, rispettivamente, la quarta (e terza) causa di morte per cancro.

La maggioranza delle diagnosi di cancro del colon e del retto avviene in uno stadio già avanzato della malattia, con una sopravvivenza globale a 5 anni pari al 50% dei casi. In Italia, ogni anno vengono diagnosticati circa 30-35.000 nuovi casi e circa 15-18.000 decessi per CCR.

Nella maggior parte dei casi, i cancri colorettali si sviluppano da polipi adenomatosi: la loro identificazione e la loro asportazione per via endoscopica riduce significativamente il rischio di evoluzione maligna.

I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, obesità, fattori ambientali, malattie cronico-infiammatorie intestniali (morbo di Crohn, colite ulcerosa) ed ereditarietà.

Per quanto riguada i fattori ambientali-dietetici, riscontriamo: obesità, sovrappeso, stile di vita sedentario, dieta ipercalorica, iperlipidica e povera di fibre, alcool e fumo.

Molti studi prospettici hanno dimostrato un significativo aumento del rischio di cancro del colon e del retto nei soggetti con BMI (body mass index) superiore a 30. Altri studi, effettuati su animali, indicano una forte associazioen tra dieta ricca di grassi e carni rosse e rischio di sviluppare cancro del colon e del retto.

 

Elementi nutrizionali che aiutano nella prevenzione del cancro del colon e del retto

Calcio: è stata recentemente avanzata l’ipotesi di un effetto protettivo del calcio nei confronti del CCR grazie alla sua azione con composti irritanti per la mucosa intestinale quali acidi grassi liberi ed acidi biliari. In particolare, questi composti, in presenza di calcio, formano saponi e fosfati insolubili limitando così la loro azione mutagena nei confronti delle cellule epiteliali.

Quercetina e consumo di mele: la quercetina è un antiossidante che appartiene alla famiglia dei polifenoli e si trova, in alte concentrazioni, nella buccia della mela. La mela “renetta” presenta il maggior contenuto di polifenoli: in uno studio del 2005 è stata riportata una forte associazione inversa tra consumo di mele e rischio di tumori maligni al colon.

Frutti di bosco: sono noti per il loro contenuto in composti fenolici e flavonoidi e presentano un potenziale antiossidante superiore a quello di molti altri alimenti. Fra i polifenoli sono presenti: acido ellagico, antocianidine e pronantocianidine. Nei frutti di bosco essiccati, questi composti sono presenti in maggiore concentrazione e quindi risultano maggiormente protettivi. Risultati recenti, ottenuti da trials clinici, dimostrerebbero la loro azione preventiva nei confronti del carcinoma del colon.