Dieta ed ipertensione arteriosa: come comportarsi e cosa mangiare
L’ipertensione arteriosa è una patologia molto frequente nei paesi industrializzati ed è influenzata, principalmente, da fattori ambientali quali stile di vita, sedentarietà, sovrappeso e cattiva alimentazione.
L’ipertensione influenzata da fattori ambientali viene definita come primaria, mentre quella che compare come effetto collaterale, collegato ad altri disturbi (ad esempio disfunzione renale), si definisce secondaria.
I fattori di rischio, per questa patologia, sono: sovrappeso, età, eccessiva assunzione di sale, familiarità, diabete e mancanza di attività fisica.
Purtroppo, non tutti i pazienti affetti da ipertensione sono coscienti di questa patologia: spesso il disturbo non manifesta sintomi (asintomatico), oppure è accompagnato da sintomi aspecifici come mal di testa, vertigini, alterazione della vista, perdite di sangue dal naso (epistassi). Inoltre, spesso, il nostro organismo si abitua alla patologia e non manda segnali.
Questa condizione aumenta il rischio di ictus, infarto ed insufficienza renale.
Dieta ed ipertensione arteriosa
La scelta degli alimenti è fondamentale ed il protocollo nutrizionale da seguire, per la cura di questo disturbo, è la dieta iposodica DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension). Per diminuire i fenomeni ipertensivi, oltre a perdere peso e massa grassa, è fondamentale ridurre l’apporto di sodio (e di tutti gli alimenti che lo contengono naturalmente). L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera (corrispondono a circa 5 grammi di sale che dovranno essere distribuiti tra tutti gli alimenti consumati durante la giornata).
Riducendo l’apporto di sodio ed evitando di superare le dosi raccomandate, possiamo abbassare la pressione di 2-8 mmHg.
Da evitare: affettati, insaccati, carni e pesci affumicati, salsa di soia, formaggi, grissini, cracker, alghe, olive, patatine, alimenti in scatola, insaporitori tipo il dado o che contengono glutammato monosodico o E621.
Gli alimenti da preferire, invece, sono quelli ricchi di potassio che favoriscono il drenaggio, la depurazione e la diuresi come, ad esempio, banana, patate, carciofi, asparagi, ananas, kiwi, anguria, melone, lattuga, cerioli e cavoli.
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