Dieta Mima Digiuno e fattori di rischio cardiovascolare

Dieta mima digiuno e rischio cardiovascolare

La ricerca scientifica ha permesso di dimostrare come fattori di crescita regolati da specifici macronutrienti promuovano l’invecchiamento ed accelerino la mortalità nella maggior parte degli organismi studiati nel corso degli anni: in particolar modo gli enzimi che vengono attivati dal fattore di crescita, dall’insulina e dall’IGF1 nei mammiferi, rappresentano le proteine più coinvolte nel processo di invecchiamento.

La restrizione calorica che riduce i livelli di IGF1 e di altri fattori di crescita è stata associata ad un minor rischio di diabete, tumori e malattie cardiovascolari.

L’invecchiamento si traduce in un progressivo declino (sia strutturale che funzionale) degli organi, in particolare cuore ed arterie.

È stato dimostrato che una restrizione del 20-40% del fabbisogno calorico giornaliero è in grado di ridurre sia i livelli dell’IGF1 (Insuline-like Growth Factor 1) che di altri fattori di crescita per poi contribuire ad aumentare la durata della vita e prevenire le alterazioni strutturali e funzionali del sistema cardiovascolare.

Gli studi effettuati hanno dimostrato come la restrizione calorica possa migliorare la vasodilatazione e ritardare lo sviluppo di aterosclerosi: tenere sotto controllo i livelli di insulina ed evitare la stimolazione dell’IGF1 è la strategia migliore per proteggere cellule ed organi da invecchiamento e malattie ad esso collegate.

La dieta mima digiuno (DMD) nei topi ha provocato la riduzione del grasso viscerale (effetti simili sono stati riscontrati anche sull’uomo). I risultati hanno dimostrato 3% di perdita di peso, riduzione del grasso del tronco e aumento della massa magra. La densità minerale ossea non è stata influenzata. Nei topi, la DMD ha abbassato lo stato infiammatorio associato a varie patologie degenerative mentre nell’uomo ha ridotto i livelli sierici della proteina C-reattiva (un marcatore infiammatorio associato al rischio cardiovascolare).

Gli studi effettuati hanno dimostrato che cicli periodici di Dieta Mima Digiuno promuovono effetti anti infiammatori e riducono il fattore di rischio cardiovascolare.

I dati raccolti dalle ricerche effettuate sia sull’uomo che sui topi, indicano come la restrizione calorica diminuisca i livelli degli ormoni anabolizzanti (insulina), i fattori di crescita (tra cui IGF1) e come possa avere effetti protettivi sui cardiomiociti.

La correlazione tra i livelli di IGF1 ed il rischio cardiovascolare nell’uomo è abbastanza complessa: per questo sono richiesti ulteriori accertamenti per confermare i meccanismi dell’IGF1 sul rischio cardiovascolare e le sue isoforme (in particolar modo per quanto riguarda gli anziani e gli individui che seguono diete occidentali ipercaloriche che promuovono infiammazione cronica, insulino-resistenza e displipidemia).