Emorroidi, dieta e stile di vita: qual è la correlazione?

Emorroidi e dieta - nutrizionista a Milano

Spesso sentiamo parlare di emorroidi… ma in cosa consistono realmente?

Con questo termine, viene indicata un’ectasia dei plessi venosi del canale anale e del tratto distale del retto; le emorroidi si distinguono in interne ed esterne in base alla loro localizzazione (se al di sopra o al di sotto della linea dentata, una linea ideale che separa il retto dal canale anale, costituita da papille anali).

Quelle interne sono localizzate negli ultimi 2 cm del retto e nei 2/3 superiori del canale anale mentre quelle esterne risiedono al di fuori del retto.

Sono dovute alla lassità intrinseca del rivestimento del canale, al cedimento del sostegno connettivale ed alla congestione venosa distrettuale.

 

Quali sono i sintomi ed i fattori di rischio delle emorroidi?

Tra i fattori di rischio più comuni per lo sviluppo di emorroidi possiamo citare la familiarità, l’età (prevalentemente dopo la terza decade), il sesso (viene colpito prevalentemente quello maschile), una dieta priva di scorie, gli sforzi prolungati (in particolar modo durante la defecazione), l’obesità ed i fattori che aggravano la congestione o ostacolano il ritorno venoso (come utero gravido, neoplasie pelviche, neoplasie del retto ed ipertensione portale).

I sintomi tipici delle emorroidi sono: sanguinamento, prolasso, dolore anale, prurito anale, senso di peso e di ingombro in zona rettale ed emissioni di muco.

Questa patologia, se trascurata, può portare a complicazioni gravi come trombosi, tromboflebite emorroidaria esterna, prolasso, strozzamento ed ematoma perianale.

 

Dieta ed attività fisica: sono importanti nella prevenzione delle emorroidi?

Uno stile di vita sano ed attivo, con attività fisica regolare come jogging, ballo, marcia o ginnastica dolce per la terza età, migliora le funzionalità corporee rinforzando, al tempo stesso, la regione pelvica.

Molto importante evitare fumo ed alcolici e seguire una dieta equilibrata ricca di liquidi e fibre che aiutano a regolarizzare le funzioni intestinali allontanando uno dei principali fattori di rischio.

Si consiglia un’assunzione regolare di frutta (in particolar modo i kiwi), verdura e cereali integrali mentre deve essere ridotta l’assunzione di proteine di origine animale che, se in eccesso, potrebbero avere un effetto negativo e portare ad un aggravio della situazione.

Non deve mancare, inoltre, un’accurata igiene intima personale abbinata all’uso di tessuti permeabili come il cotone che evita il ristagno di calore ed umidità.

Anche il momento defecatorio è importante: non bisogna imprimere sforzi senza la presenza dello stimolo ma cercare di defecare ogni giorno allo stesso orario e in momenti tranquilli. Lo stimolo, inoltre, non dovrebbe mai essere represso.