Intossicazione da metalli: cause, sintomi e terapie
Alcuni fenomeni come l’inquinamento ambientale, gli incendi e le eruzioni vulcaniche possono contribuire alla formazione di metalli pesanti, ovvero sostanze tossiche che, se rilasciate nell’ambiente, risultano difficili da smaltire e rischiano di rimanere in quegli stessi ambienti per centinaia di anni.
Tali sostanze possono entrare nel nostro corpo in diversi modi: attraverso il cibo, l’acqua e l’aria.
Metalli pesanti: quali sono?
Secondo la letteratura scientifica le sostanze considerate come metalli pesanti sono le seguenti: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalloidi con proprietà simili a quelle dei metalli pesanti, quali l’arsenico, il bismuto e il selenio. Quando si fa riferimento all’intossicazione da metalli pesanti si intendono solo alcune delle sostanze sopra elencate, ovvero cadmio, cromo, piombo e mercurio.
Quando i metalli pesanti superano i valori di sicurezza e di accettabilità, si depositano nelle strutture cellulari, ostacolando le loro funzionalità biochimiche e vitali. I metalli tendono a concentrarsi principalmente nel cervello, nel fegato e nei reni.
Intossicazione: sintomi e terapie
In caso di intossicazione da metalli pesanti, alcuni dei sintomi più frequenti sono stanchezza, nausea, vomito, mal di stomaco, sudorazione eccessiva, sapore metallico in bocca e diarrea.
La diagnosi dell’intossicazione può essere effettuata tramite esami del sangue, esami delle urine, raggi X ed analisi dei tessuti.
La terapia ufficiale per la cura dell’intossicazione da metalli pesanti è quella della chelazione. La dieta e lo stile di vita corretto, abbinati alle cure mediche, possono contribuire alla disintossicazione del corpo, aiutandolo ad eliminare sostanze tossiche di qualsiasi genere e a ridurre i loro danni.
Come evitare e prevenire i sintomi dell’intossicazione
È molto importante il consumo quotidiano di alimenti antiossidanti (sostanze in grado di combattere i radicali liberi che danneggiano il DNA favorendo l’invecchiamento e le malattie degenerative).
Inoltre la corretta idratazione è fondamentale, in quanto l’acqua rimuove le tossine idrosolubili e agisce da scudo per le nostre cellule, proteggendoci contro il processo dell’invecchiamento.
Si consiglia di evitare alimenti molto grassi e di origine animale e di mantenere il peso forma: la maggior parte delle tossine, che non si possono eliminare facilmente, sono liposolubili e si accumulano nel tessuto grasso dell’uomo e degli animali per tanto tempo, aumentando il rischio delle malattie degenerative. Quando l’alimentazione dell’animale è contaminata con queste sostanze, le tossine si accumulano nel suo tessuto grasso e passano sia nella carne che consumiamo che nei derivati.
Lo stesso discorso vale per chiunque abbia un’elevata massa muscolare o che sia in sovrappeso, poiché ha più possibilità di accumulare nel suo corpo queste sostanze.
Infine, bisogna dare importanza all’attività fisica, un ottimo metodo per disintossicare il corpo.
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