La ritenzione idrica: cause e consigli per evitarla

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Soprattutto nei mesi estivi si parla sempre molto di ritenzione idrica e di inestetismi del corpo: ma in cosa consiste veramente questo fenomeno? Quali sono le cause e come può essere evitato?

Partiamo dalla prima questione.
Il nostro corpo contiene molta acqua e questa è conservata principalmente nel sangue, nella linfa, all’interno (acqua intracellulare) e all’esterno (acqua interstiziale o extracellulare) delle cellule. Quando l’acqua interstiziale aumenta, generalmente diminuisce l’acqua intracellulare e questo comporta il fenomeno della ritenzione idrica: i tessuti del corpo appaiono infatti gonfi, molli e poco tonici.

Per scoprire quali siano le cause di questa reazione, bisogna fare un passo indietro e parlare dell’albumina. Si tratta di una proteina, prodotta dal fegato e contenuta nel sangue, che ha molte funzioni, tra cui anche quella di regolare la quantità e la giusta distribuzione dei liquidi corporei attirando per osmosi l’acqua all’interno dei vasi sanguigni.

Quando il corpo è sottoposto a degli stati infiammatori o a casi di resistenza insulinica, causata da un’alimentazione non adeguata, il fegato riduce la produzione di albumina e a livello renale una parte di questa viene rilasciata nelle urine, abbassandone ulteriormente la quantità nel sangue.
Questa diminuzione non consente la giusta regolazione di liquidi dei vasi sanguigni, che non assorbono sufficiente acqua e la rilasciano all’esterno: questa finisce per accumularsi negli spazi extracellulari, determinando, come abbiamo visto, l’aumento dei liquidi intracellulari e dunque la ritenzione idrica.

In buona sostanza, possiamo dire che l’aumento dell’acqua extracellulare sia dovuto principalmente ad una risposta di autodifesa dell’organismo, che così facendo cerca di difendersi da un incremento di sostanze tossiche (ad esempio le scorie metaboliche) provando a diluirle in una quantità maggiore di liquidi.

Sono diverse le cause che possono portare a questa reazione: alcune sono difficili da contrastare perché rappresentano degli stati infiammatori causati da malattie o simili (ad esempio intolleranze alimentari, allergie, stress, ipertensione, diabete, ipotiroidismo). In altri casi, invece si può fare molto per evitare la ritenzione idrica, in quanto è dovuta a cattive abitudini e ad uno stile di vita poco sano.

La sedentarietà, ad esempio, porta ad un ristagno del sangue negli arti inferiori e ai conseguenti gonfiori dovuti ad un rilascio eccessivo di acqua interstiziale; ma allo stesso modo si possono avere problemi simili con una scarsa idratazione e un basso apporto di frutta e verdura nella dieta.
È quindi necessario avere uno stile alimentare sano se si vuole evitare la ritenzione idrica.

Ecco una lista di alimenti e di cattive abitudini da evitare:

  • cibi troppo salati o ricchi di zuccheri e conservanti (anche per quanto riguarda le bevande)
  • grandi quantità di carni, proteine e formaggi (che contengono fosfati)
  • alcolici e sigarette
  • scarso consumo di minerali, vitamine e fibre
  • liquirizia in quantità elevate (a causa della glicirrizina che in alte dosi può causare edemi)
  • praticare attività fisica senza calcolare dei tempi di recupero (l’infiammazione e lo stress muscolare comportano infatti ritenzione idrica).