Cirrosi epatica e dieta: cosa mangiare e cosa evitare

Cirrosi epatica e dieta

La cirrosi epatica è una malattia a lenta progressione nella quale la normale architettura epatica viene alterata dall’accumulo di tessuto connettivale che, nel lungo termine, impedisce un corretto funzionamento del fegato.

Le principali conseguenze della cirrosi epatica sono: progressiva riduzione delle capacità funzionali del fegato e sovvertimento della micro circolazione epatica che, a sua volta, causa ipertensione portale.

La causa più frequente di cirrosi è di origine alcolica (in particolare modo in presenza di un consumo alcolico giornaliero superiore ai 30g negli uomini e a 20g nelle donne per una durata di almeno 10 anni) ma non sono infrequenti anche le cirrosi ad eziologia mista alcolica e virale; le altre cause (metaboliche, colestatiche, autoimmuni, iatrogene e vascolari) sono, invece, più rare.

In quei casi in cui non è possibile rilevare un evidente fattore eziologico, la cirrosi viene definita criptogenica. Recentemente, è stato ipotizzato come alcune delle cirrosi criptogeniche possano rappresentare un’evoluzione della steatoepatite non alcolica (comunemente detta “fegato grasso”).

La cirrosi è una malattia cronica ad elevato impatto sociale ed è molto diffusa nel nostro paese: la mortalità è di 19.5/100.000 abitanti ed è una tra le dieci principali cause di morte; può portare ad ipertensione portale e, in seguito, ad ascite (complicanza che si manifesta in oltre il 50% dei pazienti cirrotici e che, insieme all’emoraggia digestiva, è una delle cause più frequenti di ricovero ospedaliero e di morte).

 

Cirrosi epatica e dieta

Quando il decorso della malattia è in fase iniziale e il fegato è in grado (nonostante le difficoltà crescenti) di svolgere le sue funzioni metaboliche, la dieta non è restrittiva ma deve essere basata sui buoni e sani principi della dieta mediterranea: ricca di vegetali e con un minore apporto di proteine di origine animale.

Sconsigliata l’assunzione di alcool mentre particolare attenzione deve essere prestata alla riduzione del sale in cucina. La dieta deve avere un adeguato apporto di calorie per prevenire un eventuale perdita di peso e fornire nutrimento.

Le proteine, in questa fase, devono essere principalmente di origine vegetale (legumi) poiché sono meno ricche di aminoacidi aromatici che aumentano la produzione di ammoniaca (una condizione pericolosa per il paziente cirrotico).

In caso di ascite e di accumulo di ammoniaca nel sangue e nel cervello (encefalopatia epatica), si consiglia una dieta iposodica per evitare di aggravare sull’ipertensione portale oltre a ridurre l’apporto proteico per evitare l’ammoniemia: sconsigliati, quindi, tutti i cibi salati (anche quelli che contengono sale nascosto come affettati, cibi in scatola, olive, cracker, grissini, patatine, ecc) mentre le proteine devono essere ridotte e, soprattutto, di origine vegetale.