Coliche intestinali: cause e dieta
Le coliche intestinali sono un disturbo di natura motoria: derivano da contrazioni muscolari della parete intestinale. Questi spasmi possono provocare forti dolori e possono influenzare, negativamente, la qualità della vita dei pazienti.
Il dolore intenso può diffondersi in tutta la parete addominale ed essere accompagnato anche da altri sintomi come vomito, diarrea, febbre, sanguinamento rettale o vaginale, gonfiore e nausea.
Le cause delle coliche intestinali sono varie ma la più comune è l’occlusione totale, o parziale, del canale intestinale poichè la massa fecale non riesce a svolgere il suo percorso in modo corretto, provocando così spasmi alla muscolatora liscia e, in seguito, forte dolore (che può permanere fino ad un paio di ore).
Altre cause che possono portare alle coliche intestinali sono: infezioni gastrointestinali, stipsi cronica, morbo di Crohn, assunzione di grandi quantità di cibo (in particolar modo alimenti che possono ostacolare la digestione come cibi grassi o fritti), sindrome dell’intestino irritabile (non trattata con una dieta adeguata), temperature molto basse e farmaci della categoria purganti che stimolano la defezione stresasando la muscolatura liscia dell’intestino e provocando dolore.
Nella fase acuta si sconsigliano cibi solidi e movimenti intensi: per poter combattere questo disturbo bisogna prima identificarne la causa (qualora sia dovuta ad infezioni occorre indirizzarsi al proprio medico e seguire una cura farmacologica mirata): in caso di stipsi cronica occorre seguire una dieta adatta che comprenda un’adeguata quantità di liquidi e fibre (le fibre insolubili accelerano il transito intestinale e combattono la stitichezza).
Questa tipologia di fibre può essere trovata in semi di lino, cereali integrali, verdure a foglie verdi.
In caso di intestino irritabile o morbo di Crohm, l’approccio dietetico è molto specifico e comprende anche cure a base di probiotici con specifici ceppi batterici.
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