Cottura degli alimenti ed alterazione della composizione del microbioma

Cottura alimenti microbioma intestinale

La scienza ha sempre confermato come una dieta corretta contribuisca in modo significativo alla composizione del nostro microbiota ma, secondo gli ultimi aggiornamenti, sembrerebbe che anche la cottura giochi un ruolo fondamentale.

A confermarlo, uno studio recentemente pubblicato su “Nature Microbiology“, condotto dai ricercatori dell’Università di California, che ha confermato come l’utilizzo di alte temperature, nella fase di cottura degli alimenti, sia in grado di alterarne le proprietà chimiche e, di conseguenza, anche la composizione del nostro intestino.

È stato evidenziato, in vivo, che gruppi di topi nutriti con alimenti crudi hanno perso peso ed hanno ottenuto un’espressione genica migliore sul metabolismo di amido e zuccheri, a differenza di quanto avvenuto con quelli che hanno assunto alimenti cotti; inoltre, è stata evidenziata anche una differenza sull’attività enzimatica della beta-amilasi (l’enzima che scioglie l’amido).

Lo studio suggerisce anche che la cottura potrebbe influenzare il dispendio energetico ma i meccanismi che contribuiscono a questo fenomeno non sono ancora del tutto chiari.

L’esperimento è stato replicato anche su dei volontari sani, ottenendo gli stessi risultati e confermando che la cottura di alimenti contenente amidi (patata e mais) ha avuto un importante impatto sul microbiota intestinale mentre una dieta a base di tuberi crudi come barbabietola, daikon e ravanello, ha apportato modifiche positive a livello del microbiota nell’arco delle 48 ore successive all’inizio della dieta.

Il microbiota, infatti, è in grado di alterare il modo in cui viene ricavata l’energia dagli alimenti, interagendo con il meccanismo di grassi e zuccheri.

I metaboliti che vengono rilasciati durante la fermentazione dei polisaccaridi complessi, che assumiamo mediante la dieta, hanno un impatto importante su: assorbimento del glucosio, accumulo di grassi, alterazione della permeabilità intestinale, infiammazione cronica ed insulinoresistenza.

La cottura di alimenti ricchi di amidi ha un ruolo cruciale sulla composizione del microbiota: questo suggerisce come determinate scelte alimentari, ed il relativo metodo di cottura, possano contribuire ad alterazioni vantaggiose o svantaggose per la salute del nostro intestino.

Vi consiglio di effettuare periodicamente un’analisi del microbioma: questo permette di vedere l’effettiva composizione della flora batterica intestinale e di agire rapidamente in caso di intestino disbiotico con l’adeguata supplementazione di specifici ceppi batterici.