Curare l’intestino aiuta a dimagrire: correlazione tra obesità e microbioma intestinale
Ormai, numerosi studi scientifici confermano la correlazione tra dieta e composizione della flora batterica intestinale; il microbioma è in grado di modificare l’assorbimento, il metabolismo e l’accumulo di calorie in eccesso: sappiamo che l’aggiunta di 30g di fibre in una dieta o la somministrazione, per 19 giorni, di un regime con elevato contenuto di fibre e povero di grassi determina la modificazione sia della composizione che della funzione del microbioma.
È emersa anche la possibile relazione tra uno stato infiammatorio duraturo e obesità viscerale con le alterazioni del microbioma; inoltre, studi scientifici hanno osservato che il trapianto di feci da topi obesi a topi magri induce un aumento dell’adipocità in quelli magri.
Uno studio condotto nel 2017, pubblicato sulla rivista “Obesity”, ha valutato come la somministrazione di alcuni tipi di probiotici possa modificare la composizione corporea e, in seguito, lo stato infiammatorio, il profilo lipidico e quello dell’attività antiossidante endogena.
I ricercatori hanno esaminato due gruppi di donne obese alle quali è stata fornita una dieta: al primo gruppo hanno somministrato anche probiotici, al secondo un placebo. Dai risultati, è emerso che il primo gruppo ha avuto una riduzione maggiore del grasso viscerale, una riduzione delle citochine infiammatorie (IL-10, IL-6), una riduzione degli acidi grassi polinsaturi plasmatici e un miglioramento dell’attività del glutatione perossidasi (un enzima con attività antiossidante importante).
Secondo i ricercatori, l’integrazione di un mix di ceppi batterici può contribuire alla riduzione dell’obesità e del grasso intra-addominale e, se associata ad un regime dietetico, ne migliora ulteriormente i risultati.
Per concludere: prendersi cura dell’intestino e integrare alcuni ceppi batterici specifici può rendere più efficace il regime di dimagrimento oltre a migliorare gli aspetti attribuibili alla sindrome metabolica.
Una flora batterica in eubiosi migliora il metabolismo lipidico, lo stato infiammatorio e contribuisce ad abbassare il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.
Comments are closed.