Dieta, assunzione di levodopa e Morbo di Parkinson

dieta e morbo di Parkinson

Il Morbo di Parkinson (MdP) è una malattia neurodegenerativa con sintomi che includono: tremori, movimenti lenti e rigidità; tale sintomatologia è dovuta alla morte (la cui causa è ancora oggi sconosciuta) delle cellule che producono dopamina.

Un’alimentazione sana è sempre importante, in special modo quando si assumono determinati tipi di medicine.

Le persone affette da Morbo di Parkinson possono presentare perdita di peso e problemi gastrointestinali come disfagia, stipsi, cattiva digestione, reflusso e rallentamento nello svuotamento gastrico; inoltre, si registrano spesso carenze delle vitamine del gruppo b che interessano maggiormente la niacina, b3, b6, b12, folati e, in seguito, alti livelli di omocisteina. Eventuali integratori possono influenzare l’assunzione del farmaco, per questo devono essere sempre presi lontano dall’assunzione di levodopa e sempre sotto stretto controllo medico.

Anche la condizione di stipsi è stata associata all’utilizzo delle medicine in combinazione ad un rallentamento della motilità intestinale.

Nei malati di Parkinson, la cura con levodopa è molto importante e una dieta non corretta potrebbe influire sull’assorbimento e sull’utilizzo di questo principio: viene assorbito nel tenue ed un rapido svuotamento gastrico può avere un ruolo cruciale sulla sua efficacia poichè la levodopa viene degradata dagli enzimi gastrici (più viene degradata più perde la sua efficacia).

Una dieta ricca di proteine può influenzare in modo negativo l’assimilazione di levodopa mentre una dieta ricca di carboidrati può favorirla: utilizza trasportatori specifici che utilizzano anche vari aminoacidi per arrivare al cervello, per questo i pasti ricchi di proteine devono essere limitati.

Al contrario, l’aumento di insulina nel sangue, in seguito a pasti ricchi di carboidrati, abbassa i livelli di aminoacidi circolanti e rilascia traportatori liberi e disponibili alla capostazione della levodopa ed al suo trasporto al cervello.

Una dieta basata principalmente sui vegetali, consente una corretta assimilazione della levodopa e, essendo ricca di fibre, contrasta anche eventuali problemi di stipsi migiorando la motilità intestinale.

In generale, si consiglia l’assunzione di levodopa almeno 30 minuti prima dei pasti (che devono essere composti, principalmente, da carboidrati). Quando si assumono pasti composti da proteine, è bene associare sempre una fonte di carboidrati in modo da aumentare i livelli di insulina.

In generale si consiglia l’assunzionde della levodopa minimo 30 minuti prima di mangiare e i pasti devono essere composti principalmente da carboidrati. Invece, quando si assumono pasti composti da proteine bisogna associare sempre anche una fonte di carboidrati per poter aumentare i livelli dell’insulina.