Dieta e fegato: steatosi alcolica, steatosi epatica e cirrosi.
Il fegato è un organo molto importante che lavora come una sorta di “filtro” per tenere pulito il nostro corpo, oltre ad avere importanti funzioni metaboliche. Aiutare il fegato a ripulirsi e rigenerarsi significa migliorare la nostra salute.
Le principali funzioni del fegato sono:
- secretorie con produzione di bile,
- metaboliche per glucidi, protidi, lipidi, acidi biliari e pigmenti biliari,
- cataboliche per ormoni e farmaci,
- immunitarie con eliminazione di patogeni e cellule ematiche invecchiate,
- deposito di glicogeno, colesterolo, trigliceridi, vitamine (in particolar modo la b12), ferro e rame.
Il sangue che raggiunge il fegato, trasporta nutrienti provenienti dal tratto digerente, bilirubina derivata dal catabolismo dell’emoglobina e metaboliti prodotti dai tessuti periferici dell’organismo. A sua volta, il fegato, elimina alcune di queste sostanze nella bile e ne accumula o metabolizza altre. Una parte dei prodotti epatici sono elementi di scarto che devono essere eliminati a livello renale, altri sono nutrienti essenziali per l’organismo come il glucosio.
Inoltre, il fegato sintetizza molte proteine plasmatiche.
Una delle patologie più frequenti del fegato (nel mondo occidentale), è la steatosi epatica detta anche fegato grasso.
Ci sono due tipi di steatosi, quella non alcolica (NAFLD) e quella alcolica (NASH).
La steatosi non alcolica (NAFLD)
Rappresenta la forma più comune e frequente di epatopatia e si stima che circa il 20% della popolazione sia affetta da steatosi non alcolica. Tuttavia, la prevalenza di questo disturbo aumenta del 60-90% nella popolazione obesa.
La steatosi alcolica (NASH)
È un disturbo asintomatico: viene scoperta solo con gli esami del sangue in cui si nota un aumento della concentrazione delle transaminasi ed è caratterizzata da necroinfiammazione e fibrosi che possono arrivare fino alla cirrosi epatica.
La NASH primaria è associata al sovrappeso ed alla sindrome metabolica mentre quella secondaria si sviluppa nei soggetti che hanno subito interventi chirurgici o in soggetti che hanno seguito diete squilibrate come la Ducan.
La steatosi epatica, invece, si manifesta nelle maggior parte delle persone che fanno uso smisurato di alcool. Tale condizione è reversibile con la sospensione del consumo di alcool.
Dieta e funzionalità epatica
La dieta ha un ruolo fondamentale nella funzionalità epatica. Infatti, un sovraccarico di grassi saturi (palmitico, stearico) e idrogenati (acido vaccenico, acido elaidinico) derivati da una dieta industrializzata oppure una maggiore produzione di corpi chetonici, provocata da diete iperproteiche disturbano l’equilibrio epatobiliare.
L’obesità, le dislipidemie (colesterolo e trigliceridi alti) e il diabete di tipo II aumentano il rischio di questa patologia. In caso di steatosi epatica si ritiene necessario evitare alimenti raffinati e industrializzati, ridurre il consumo di grassi (soprattutto quelli saturi) e di proteine prediligendo quelle di origine vegetale.
In caso di cirrosi epatica è necessario ridurre l’assunzione di proteine animali, il cui metabolismo può portare ad un accumulo di aminoacidi aromatici (fenilalanina, tirosina, triptofano) che possono favorire l’insorgenza di encefalopatia epatica.
Proteine di origine vegetale aiutano a prevenire tali condizioni e a ridurre il rischio di ascite ed edema.
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