La dieta per l’insufficienza renale cronica

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La malattia renale cronica (MRC) porta progressivamente ad una completa disfunzione renale e, in seguito, all’insufficienza renale cronica (IRC) ovvero l’irreversibile perdita delle funzioni renali.

Secondo la Società Italiana di Nefrologia, in Italia una persona su 10 soffre di MRC, spesso senza saperlo. 

La causa più comune di IRC è la nefropatia diabetica che è dovuta ad alterazioni fisiopatologiche correlate al diabete. Purtroppo, negli ultimi anni i casi di nefropatia diabetica continuano ad aumentare, favoriti dall’alimentazione occidentale, dal sovrappeso e dall’inattività fisica.

In caso di malattie renali, è di fondamentale importanza la diagnosi precoce: sia per il suo trattamento che per prevenire eventuali altre complicazioni ad esse correlate come malattie cardiovascolari o ipertensione.

Approccio alimentare nell’insufficienza renale cronica

La dieta per pazienti con insufficienza renale deve essere tassativamente studiata da un professionista esperto (dietista, nutrizionista, dietologo) in collaborazione con un nefrologo in modo da prevenire ulteriori complicazioni e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Un corretto approccio alimentare prevede un basso apporto di proteine, sodio e fosforo.

È necessario ridurre l’assunzione di sodio in modo da tenere sotto controllo la pressione arteriosa, prevenire una eventuale dislipidemia, controllare la glicemia ed evitare la concentrazione di sostanze azotate nel sangue derivate dal metabolismo proteico che il rene non è più in grado di eliminare.

Inoltre, è importante ridurre l’apporto di potassio e fosforo (che il rene non riesce più ad eliminare correttamente portando ad un aumento della loro concentrazione nel sangue e, successivamente, a possibili aritmie cardiache). Un semplice modo per ridurre la concentrazione di fosforo nei vegetali, è tenerli a bagno per 8 ore e poi lessarli.

Occorre ridurre le proteine di derivazione animale e dare più peso all’assunzione di quelle provenienti dai vegetali per evitare sindrome uremica ed acidosi metabolica ovvero una condizione in cui il rene non è in grado di eliminare una parte di acidi prodotti dal metabolismo proteico.

Una dieta povera di proteine può tenere sotto controllo i livelli di azoto nel sangue.

Tra gli alimenti sconsigliati rientrano: bevande alcoliche, cibi pronti e confezionati (ricchi di sale), dado, affettati, formaggi ed alimenti raffinati che innalzano la glicemia (patatine, cracker, grissini, caramelle).

Infine, è importante ridurre il peso (se necessario), seguire uno stile di vita sano (abbinandolo ad attività fisica), e prestare attenzione ai farmaci (in particolar modo gli antinfiammatori) che devono essere sempre assunti sotto stretto controllo medico.