La mancanza di sonno porta al sovrappeso

Carenza sonno obesità

L’insonnia è un disturbo collegato allo stress che sta colpendo un numero crescente di persone nella società moderna.

Stare svegli di notte o avere privazioni parziali di sonno, sono condizioni che favoriscono il consumo di cibi poco salutari e, generalmente, ricchi di zuccheri.

Secondo le ricerche scientifiche, la carenza di sonno influisce sul metabolismo dei carboidrati e sulle funzioni dell’apparato endocrino, portando ad un invecchiamento precoce e ad una riduzione delle difese immunitarie.

Uno studio pubblicato sul “Journal of Academy of Nutrition and Dietetics”, ha esaminato soggetti sani che, dopo solo 2 notti consecutive con 4 ore di sonno, hanno registrato livelli alterati sia di grelina (un ormone che induce la fame) che di leptina (un ormone che agisce a livello ipotalamico e controlla l’assunzione di cibo e la sazietà): la grelina ha registrato un aumento del 28% e la leptina un abbassamento del 18% rispetto ai soggetti che hanno condotto un sonno di 10 ore.

I soggetti con poche ore di sonno, hanno riferito un aumento dell’appetito e della voglia di dolci.

Secondo altri studi, una riduzione di sonno di soli 5 giorni, ha portato ad un aumento di 300Kcal assunte nell’arco della giornata derivanti da cibo spazzatura: secondo gli autori, basterebbero un paio di notti di riduzione del sonno per portare ad un’insulinoresistenza paragonabile a quella ottenuta dopo 6 mesi di alimentazione scorretta.

Inoltre, i soggetti che tendono a dormire meno, mostrano una maggiore attività della corteccia peroforme: una condizione che li rende più sensibili agli odori del cibo ma non a quelli derivanti da altre sostanze (non alimentari), per questo si potrebbe spiegare il legame tra stanchezza e aumento del consumo di calorie.

La riduzione del sonno aumenta anche i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress che, quando in eccesso, promuove il catabolismo e la perdita di massa muscolare) oltre ad un aumento continuo degli zuccheri nel sangue che porta ad insulinoresistenza e accumulo di grasso.

La perdita di sonno è frequente nei soggetti che soffrono di intestino irritabile e con alterazioni del microbioma intestinale (potrebbero influenzare le funzioni della serotonina che riguardano i segnali di andata e ritorno tra cervello ed intestino).