Ritenzione idrica: quali sono le cause? Cosa possiamo fare?

Ritenzione idrica nutrizionista Milano

Vi sentite spesso le gambe gonfie e pesanti? Forse si tratta di ritenzione idrica.

Quando notiamo un aumento delle normali dimensioni di alcune parti del nostro corpo dobbiamo distinguere se siamo di fronte ad uno strato adiposo, o gonfiore, ad un edema o alla cellulite, che ha manifestazioni simili ma cause diverse (infiammazione del tessuto cutaneo che provoca rigonfiamento e la cosiddetta “pelle a buccia di arancia”).

Se l’adipe è costituito da un eccesso di grasso e il gonfiore all’accumulo di aria negli organi interni come stomaco e intestino (meteorismo), l’edema si configura come un anomalo gonfiore, riconoscibile schiacciando con due dita sulla parte interessata (rilasciando rimane l’impronta) e riguarda principalmente alcune zone del corpo: gli arti inferiori (in particolare cosce, glutei e caviglie), e a volte l’addome.

Questo meccanismo è dovuto alla tendenza a trattenere nell’organismo i liquidi che poi vanno ad accumularsi negli spazi interstiziali, cioè tra cellula e cellula.

Per un’alterata funzionalità del sistema venoso e dei vasi linfatici i fluidi del corpo non vengono correttamente rimossi dai tessuti, questo causa un ristagno degli stessi insieme ad una varietà di tossine in grado di influenzare il metabolismo cellulare, che ha già un ridotto apporto di ossigeno.

Avremo allora gambe e caviglie gonfie, e nei casi più gravi potrà essere compromessa la capacità di movimento, potremo avere mal di testa (se è interessata la parte superiore del corpo) o disturbi gastrointestinali e perdita di appetito (se l’edema riguarda la zona addominale).

Molte possono essere le cause di questo disturbo:

  • cattivo funzionamento della circolazione sanguigna venosa e linfatica
  • uso frequente e prolungato di farmaci come antinfiammatori, cortisonici ecc.
  • patologie importanti (vescica e fegato)
  • ipertensione
  • resistenza all’insulina che agisce a livello di ritenzione di sodio
  • dieta non equilibrata.

 

Oltre a sovrappeso, intolleranza al lattosio e abuso di alcolici, il cibo che mangiamo e beviamo ha una grande importanza nel contrastare l’insorgere degli stati edematosi.

Sottolineo sempre di bere molta acqua perché per il suo effetto diuretico stimola i reni a smaltire le tossine, inoltre è bene consumare cibi di origine vegetale che aumentano il drenaggio dei liquidi dalle zone di ristagno al circolo sanguigno e da qui alle urine, tramite i reni.

Sono drenanti anche alcuni diuretici naturali come tarassaco, carciofo, finocchio, invidia, cicoria, cetriolo, ananas, melone, anguria, fragola, pesca e mirtillo.

Se soffrite di ritenzione idrica occasionalmente o spesso, come nutrizionista, potrò consigliarvi una dieta adeguata per combattere questa fastidiosa e spiacevole patologia.