Stipsi: come combatterla con la dieta
La stipsi è un disturbo alimentare da alterazioni dell’alvo, da una ridotta frequenza di evacuazioni e da una difficoltà di defecazione.
Negli adulti, la prevalenza è femminile e raggiunge il 33,5% nei soggetti con età superiore ai 60 anni. Circa il 5% della popolazione italiana riferisce meno di 3 evacuazioni alla settimana e il 18% almeno un disturbo della defecazione.
La stipsi viene definita acuta o cronica a seconda della durata (se superiore o inferiore a 3 mesi).
La stipsi acuta può presentarsi improvvisamente anche in soggetti che hanno sempre avuto attività regolare delle evacuazioni: compare spesso in un periodo transitorio (ad esempio durante un viaggio o quando si cambiano le abitudini alimentari). Questo tipo di stipsi si risolve spontaneamente in breve tempo con semplici provvedimenti dietetico-igienici.
La stipsi cronica (detta anche stipsi funzionale (SF)), è prolungata nel tempo e può essere collegata ad una dieta povera di fibre, ad uno scarso introito di liquidi o all’abitudine nel reprimere lo stimolo di evacuazione. Nei panzienti con stipsi funzionale è stato riscontrato un profilo psicologico con elevati livelli di ipocondria, ansia e depressione ma sono stati descritti anche disturbi del comportamento alimentare e disturbi somatoformi.
La stipsi funzionale viene comunemente suddivisa in tre forme:
- stipsi con rallentamento del transito intestinale
- stipsi con defecazione dissinergica
- sindrome dell’intestino irritabile con stipsi (SII-S) caratterizzata da dolore / gonfiore addominale
Consigli nutrizionali per la stipsi
Per combattere la stipsi è opportuno adottare uno stile di vita sano che comprenda una dieta ricca di fibre e liquidi, bere un’adeguata quantità di acqua (30ml per chilo corporeo) con una buona concentrazione di solfati che hanno effetto lassativo.
Le fibre, insieme ai liquidi, favoriscono il transito intestinale e ammorbidiscono le feci.
Alimenti che possono essere d’aiuto sono: prugne secche, cereali integrali, crusca di avena e kiwi (quelli molto maturi hanno potere lassativo e, in caso di stipsi, se ne consiglia l’assunzione di 3 al giorno per almeno due settimane).
Inoltre, sotto consiglio dello specialista, possono essere assunti probiotici incapsulati con lattobacili e bifidobatteri che danno effetti significativi contro la stipsi.
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