Vitamina C, influenza e Coronavirus: la risposta scientifica

La vitamina C è una vitamina molto importante per il nostro corpo dato che partecipa in varie reazioni metaboliche come, ad esempio, la neutralizzazione dei radicali liberi e la biosintesi di aminoacidi e collagene.

Si tratta di una vitamina idrosolubile, ovvero una di quelle che non vengono accumulate dall’organismo e, di conseguenza, non creano fenomeni di tossicità.

Uno dei falsi miti più diffusi è quello che la vede implicata nella lotta al raffreddore o alle influenze di stagione. Questo è stato più volte smentito dalla ricerca scientifica: la vitamina C, infatti non possiede alcuna proprietà terapeutica, pertanto non è in grado né di prevenire né di curare il raffreddore o le influenze virali.

Ma allora, è totalmente inutile in ottica preventiva?

Assolutamente no. È stato dimostrato che ha un ruolo importante nella prevenzione del tumore gastrico, dato che inibisce la sintesi di sostanze potenzialmente cancerogene.

Una sua carenza può portare a sanguinamento gengivale, anemia sideropenica, caduta di denti ed emoraggie sottocutanee ma, nel mondo occidentale, è abbastanza raro trovare persone che ne sono carenti.

Al contrario, un suo eccesso può favorire la formazione di calcoli renali, sovraccarico di ferro a livello epatico ed agli organi periferici, mal di testa e disturbi gastrointestinali. È difficile, però, eccedere con la dieta; di solito ci troviamo davanti ad eccessi quando i pazienti fanno un uso smodato di integratori ad alto dosaggio, magari spinti dalla classica disinformazione che gira on line o via whatsapp.

Se avete dubbi, chiedete sempre al vostro medico, nutrizionista o farmacista di fiducia onde evitare di creare inutili danni al vostro organismo, in particolar modo ricorrendo a supplementazione con integratori ad alto dosaggio quando non necessario.

La vitamina C si trova in alimenti freschi come frutta e verdura ed è termosensibile: questo vuol dire che si perde con la cottura.

Un’altra sua caratteristica, è quella di favorire l’assorbimento del ferro. Ad esempio, possiamo arricchire gli spinaci o un piatto di legumi con una spruzzata di succo di limone.

 

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