Vitamina D e calcio: perché è importante controllarne i valori
La vitamina D è indispensabile per la corretta formazione dello scheletro e per l’accrescimento corporeo in quanto controlla l’assorbimento ed il metabolismo del calcio a livello intestinale oltre a quello del fosforo a livello renale.
Secondo la ricerca scientifica, la vitamina D è un potente immunostimolante ed ha un ruolo molto importante nella risposta immunitaria contro i microbi. Inoltre, la sua somministrazione è correlata alla riduzione del rischio tumorale mentre la sua carenza aumenta il rischio di osteoporosi e malattie autoimmuni.
Ad oggi, si stima che circa l’80% della popolazione sia carente di vitamina D, anche perché molto difficile da trovare negli alimenti (tranne, in quantità esigue, nel fegato del pesce ed in algune tipologie di funghi). L’unico modo per sintetizzarla in modo adeguato è l’esposizione alla luce solare.
Una sua carenza porta ad una ridotta capacità di assorbimento del calcio da parte dell’intestino tenue e, di conseguenza, a rachitismo, osteomalacia (difetto di mineralizzazione ossea), osteoporosi (riduzione della massa ossea), dolori muscolari e scheletrici, debolezza e fragilità ossea.
La supplementazione rappresenta un approccio importante nella prevenzione dell’osteoporosi senile ma gli integratori devono essere sempre prescritti dal medico o dal nutrizionista solo dopo averne controllato i valori ematici perché, in quantità elevate, la vitamina D risulta tossica per il nostro organismo.
La sintomatologia di intossicazione comprende nausea, vomito, diarrea, ipercalcemia, ipercalciuria con conseguenti danni a reni e cuore.
Il calcio costituisce l’elemento fondamentale per la salute ossea e dentale ed è il minerale maggiormente presente nel nostro organismo; per poterlo utilizzare è fondamentale avere una presenza di vitamina D attivata che, stimolando una proteina carrier del calcio, ne permette il corretto assorbimento e la sua successiva utilizzazione.
La carenza di calcio è spesso correlata ad alterazioni ormonali che riguardano la sua omeostasi; recentemente, inoltre, è stata accertata l’ipotesi di un effetto protettivo del calcio nei confronti del cancro al colon, grazie alla sua interazione con composti irritanti per la mucosa intestinale come acidi grassi liberi ed acidi biliari: in particolare, questi composti in presenza di calcio formano saponi e fosfati insolubili limitando così la loro azione mutagena nei confronti delle cellule epiteliali.
È possibile effettuare il test per il dosaggio della vitamina D anche in studio, in modo comodo, rapido e non invasivo per poi determinare il percorso più adatto da intraprendere.
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