Dieta sana ed osteoporosi: come ridurre il rischio?
Una dieta adeguata, abbinata all’attività fisica, può garantire uno scheletro sano ed una riduzione del rischio di fatture ed osteoporosi.
Le ossa sono composte da una serie di minerali tra cui: magnesio, fosforo, calcio e zinco. Disturbi che riguardano il metabolismo ed il mantenimento dell’omeostasi, possono portare a disordini quali rachitismo nei bambini, osteomalacia o osteoporosi negli adulti.
Il metabolismo del calcio implica una cascata di ormoni, tra cui:
- Calcitonina: prodotta dalle cellule C della tiroide la cui funzione è l’abbassamento della concentrazione di calcio nel sangue.
- Paratormone: prodotto dalle paratiroidi, ne regola l’assobimento nell’intestino tenute.
- Vitamina D: sintetizzata a livello cutaneo con il sole, è importante per l’assorbimento del calcio ed il rimodernamento osseo.
- Estrogeni: promuovono il riassorbimento del tubolare del calcio a livello renale, favoriscono le concentrazioni di vitamina D e, in seguito, l’assimilazione del calcio a livello intestinale. In menopausa, la riduzione di estrogeni porta ad una minore assimilazione di questo minerale, sia a livello renale che intestinale inducendo, cosi, gli osteoblasti a lavorare di più (portanto alla riduzione della massa ossea).
- Cortisolo: prodotto dalla parte corticale del surrene (definito anche ormone dello stress), provoca l’eliminazione del calcio a livello renale oltre a diminuire la sintesi del collagene (aumentando cosi il rischio di osteoporoso).
- Ormone della crescita o ormone somatropo GH: prodotto dalla ghiandola pituinaria (ipofisi) favorisce l’assorbimento di calcio e fosforo.
Il calcio, oltre a favorire la salute delle ossa, possiede anche altre funzioni come, ad esempio:
- rilasciare neurotrasmettitori nello spazio sinaptico;
- provocare contrazioni muscolari;
- partecipare alla formazione di coaguli ed al trasferimento di segnali intracellulari.
Il corpo umano possiede circa 1000g di calcio, distribuiti principalmente nel tessuto osseo e, in seguito, nel tessuto muscolare e nel plasma.
Tra i fattori in grado di aumentare il rischio di osteoporosi e la salute delle ossa possiamo annoverare l’alimentazione, in particolar modo le diete iperproteiche, la sedentarietà, disturbi ormonali e carenza di vitamina D, il peso corporeo, il fumo, il consumo di alcool ed il sesso (le donne sono più predisposte rispetto agli uomini).
Le diete iperproteiche e, in generale, le diete molto ricche di proteine, favoriscono l’eliminazione di calcio attraverso le urine (ipercalciuria). Secondo studi scientifici, i paesi industrializzati (con un alto consumo di alimenti di origine animale) hanno più possibilità di sviluppare fratture ossee rispetto a chi segue una dieta ricca di proteine di origine vegetale, che rispecchi il regime mediterraneo e che includa alimenti ricchi di vitamina C (partecipa alla formazione del collagene), calcio, magnesio, fosforo e zinco.
L’attività fisica, poi, non deve mai mancare: contribuisce, infatti, a ridurre il rischio di osteoporosi e, insieme alla corretta alimentazione, è la chiave per un invecchiamento sano
Per approfondire:
http://www.all-creatures.org/fact/fact-20080511.pdf
http://www.vivalis.si/uploads/datoteke/4a95.pdf
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