Microbiota intestinale e tiroide: il segreto del nostro equilibrio ormonale
Gli squilibri intestinali influenzano il nostro metabolismo e la tiroide?
Nel metabolismo e nella produzione di sostanze chimiche che possono influenzare il sistema endocrino, il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale: può influenzare il metabolismo degli ormoni del corpo umano.
Mantenere un equilibrio sano del microbiota, ad esempio, può contribuire ad una corretta regolazione degli ormoni tiroidei. Esso è coinvolto nella conversione dell’ormone tiroideo T4 (tiroxina) e nell’ormone attivo T3 (triiodotironina).
Per quando riguarda gli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, alcuni batteri intestinali sono in grado di modificarne la struttura chimica influenzando il loro livello e il complessivo equilibrio ormonale. Ne sono coinvolte la fertilità, il ciclo mestruale e la salute dell’apparato riproduttivo.
Il sistema endocrino è anche influenzato indirettamente da alcune sostanze chimiche, neurotrasmettitori, come il GABA (acido gamma-aminobutirrico) e la serotonina, coinvolti nella regolazione dell’umore, del sonno e del benessere psicologico.
Il microbiota intestinale, inoltre, fermenta i carboidrati complessi e le fibre alimentari, producendo una serie di metaboliti attivi come gli acidi grassi a catena corta (AGCC) e i polifenoli, che possono avere effetti benefici sulla salute generale e sul metabolismo, influenzando anch’essi indirettamente la funzione endocrina.
Anche se le ricerche scientifiche sono ancora in corso, pare che esista realmente una comunicazione bidirezionale tra l’intestino e il sistema endocrino e il metabolismo degli ormoni del corpo umano.
Per quanto riguarda in modo specifico il microbiota della tiroide, anche qui la ricerca è ancora in fase iniziale, ma alcuni studi hanno suggerito che alcuni ceppi batterici potrebbero essere associati alla salute o alle condizioni patologiche della tiroide, ad esempio alcuni ceppi come:
- Lactobacillus spp.: regolazione del sistema immunitario e produzione di alcuni composti benefici
- Bifidobacterium spp.: infiammazione e salute dell’intestino
- Akkermansia muciniphila: buona salute metabolica e ridotta infiammazione, buon impatto sulla salute tiroidea
- Faecalibacterium prausnitzii: la sua diminuzione è associata a condizioni infiammatorie intestinali. La sua presenza, al contrario, ha un ruolo protettivo nel mantenimento dell’omeostasi del sistema immunitario.
Il microbiota intestinale nel suo complesso e la diversità batterica generale può essere comunque più importante della presenza di ceppi specifici. Mantenere un equilibrio e una diversità del microbiota intestinale attraverso una dieta equilibrata, l’assunzione di probiotici e uno stile di vita sano, può avere un impatto positivo sulla salute generale, compresa quella della tiroide.
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