Emorroidi, dieta e stile di vita: qual è la correlazione?
Spesso sentiamo parlare di emorroidi… ma in cosa consistono realmente?
Spesso sentiamo parlare di emorroidi… ma in cosa consistono realmente?
Secondo la ricerca scientifica, durante l’esercizio fisico aumenta la produzione di radicali liberi (ROS), sostanze in grado di danneggiare la membrana cellulare; ma, al tempo stesso, la nostra barriera antiossidante viene rafforzata dall’intervento attivo di enzimi: per questo lo sport è associato ad un minor rischio di malattie infiammatorie, tumori e malattie cardiovascolari.
La prostatite è un’infiammazione della ghiandola prostatica che può essere sia infettiva che non infettiva; si manifesta con sintomi come: dolore testicolare, perineale, lombare, disturbi della minzione, sangue nello sperma, disuria e febbre.
Alcune persone tendono a essere già produttive al mattino presto, mentre altre si sentono piene di energia di sera e nelle ore notturne. Queste particolari caratteristiche vengono definite “cronotipo”.
Per un paziente, la fase successiva a un trapianto renale è un momento particolarmente delicato, in cui è importante seguire uno stile di vita corretto per mantenersi in salute ed evitare di ammalarsi.
“Siamo quello che mangiamo” sosteneva il filosofo Ludwig Feuerbach. Un’affermazione di grande saggezza. Tutto ciò che introduciamo nel nostro organismo come cibo, infatti, influisce sensibilmente sulla nostra salute.
Una sana alimentazione è uno strumento essenziale per la nostra salute. Un regime dietetico equilibrato non solo garantisce un apporto di nutrienti in grado di soddisfare i fabbisogni del nostro organismo ma fornisce anche sostanze che svolgono un ruolo protettivo e preventivo nei confronti di numerose malattie, tra cui i tumori.
La menopausa è una condizione caratterizzata da alterazioni metaboliche e variazioni ormonali causate dalla fine del ciclo mestruale.
Il cortisolo, detto anche ormone dello stress, appartiene alla categoria dei glucocorticoidi e viene prodotto dalle ghiandole surrenali. Viene secreto in eccesso nei momenti di tensione, determinando così uno squilibrio delle funzioni biochimiche che riguardano il metabolismo dei grassi, l’omeostasi del glucosio e del calcio.
Lo scompenso cardiaco è una condizione clinica caratterizzata dall’incapacità del cuore di far fronte alle richieste metaboliche dell’organismo.