Fragole: fisetina, acido fenolico e proprietà antinfiammatorie
Oggi, parleremo di uno dei frutti più amati della stagione primaverile: le fragole.
Oggi, parleremo di uno dei frutti più amati della stagione primaverile: le fragole.
“Siamo quello che mangiamo” sosteneva il filosofo Ludwig Feuerbach. Un’affermazione di grande saggezza. Tutto ciò che introduciamo nel nostro organismo come cibo, infatti, influisce sensibilmente sulla nostra salute.
La psoriasi, è una malattia infiammatoria con caratteristiche manifestazioni cutanee locali. Le analisi del microbiota delle zone affette, non hanno ancora portato a conclusioni univoche: secondo alcuni autori, ci sarebbe un cambiamento del microbiota nelle diverse fasi della malattia.
Il consumo di bibite gassate, in particolar modo quelle a zero calorie, è in continua crescita: tante persone ricorrono a queste bevande credendo di poter mantenere peso e glicemia regolari; ma è realmente così?
Il diabete è una patologia che, negli ultimi anni, è diventata una vera e propria pandemia per via della sua continua crescita. Secondo l’OMS, i pazienti affetti da diabete sono 346 milioni e sono destinati a raddoppiare entro il 2030.
L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. È dovuta ad un eccessivo accumulo di grasso corporeo ed alla mancanza di attività fisica.
Il diabete è una patologia in continua crescita. Secondo l’OMS, i pazienti affetti da diabete sono più di 346 milioni e sono destinati a raddoppiare entro il 2030.
L’olio di palma è stato più volte sotto i riflettori per via dei danni che potrebbe creare alla nostra salute. Nel corso degli anni sono state condotte varie ricerche: alcune confermano la nocività, altre affermano di non aver trovato alcuna correlazione tra il consumo di olio di palma e malattie cardiovascolari o tumorali.
La malattia renale cronica (MRC) porta progressivamente ad una completa disfunzione renale e, in seguito, all’insufficienza renale cronica (IRC) ovvero l’irreversibile perdita delle funzioni renali.
Secondo la Società Italiana di Nefrologia, in Italia una persona su 10 soffre di MRC, spesso senza saperlo.
Il diabete di tipo 2 è una patologia in continua crescita. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i diabetici, nel mondo, sono oggi più di 346 milioni e sono destinati a raddoppiare entro il 2030.
Il diabete di tipo 2 è catalogato come malattia cronico-degenerativa con elevanti livelli di glucosio nel sangue e un’alterazione sia della qualità che del funzionamento dell’insulina. Le persone che sono affette da questa malattia, infatti, presentano un deficit parziale di insulina e insulino-resistenza.
Le cause sono il sovrappeso e l’alimentazione squilibrata: l’approccio terapeutico è quello di cambiare lo stile di vita scegliendo un’alimentazione ben bilanciata, con l’apporto di tutti i nutrienti, in grado di contribuire a mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel santue e migliorare l’insulino resistenza tramite l’attività fisica.
La perdita di peso si rende necessaria per abbassare i livelli di glicemia ed emoglobina glicata. Ma qual’è la dieta migliore da seguire per raggiungere questo obiettivo?
Secondo l’Asl, “un’alternativa che si è dimostrata mediamente più efficace e gradita, non richiedendo imposizioni di restrizioni caloriche, è rappresentata da una dieta vegana basata unicamente su cibi vegetali, o da una dieta vegetariana a basso indice glicemico”. E’ stato, infatti, condotto uno studio di 5 mesi su 100 pazienti diabetici affetti da obesità che ha decretato la vittoria schiacciante della dieta vegana sulle altre diete.
I soggetti sono stati divisi in due gruppi: il primo ha seguito una dieta onnivora con un limitato apporto di grassi saturi, mentre il secondo ha seguito una dieta vegana equilibrata. I risultati hanno dimostrato che nel gruppo vegano la perdita di peso è stata maggiore (6 chili contro i 4 persi dagli onnivori) e gli esperti hanno affermato che le due diete hanno avuto miglioramenti ma quella vegana ha avuto maggiori risultati clinici e di accettabilità Per questo dovrebbe costituire sempre la prima scelta.